Rc auto, polemica imprese-consumatori

da Milano

L’associazione delle imprese assicurative (Ania) diffonde i dati sull’andamento delle tariffe Rc auto e subito scoppia la polemica con i consumatori. Secondo gli assicuratori gli aumenti registrati nel 2005 corrono meno dell'inflazione, con rincari pari più o meno alla metà rispetto al tasso di incremento dei prezzi. «Siamo alle solite, i dati sono sottostimati e la realtà, come sanno gli assicurati, è ben diversa», ribattono associazioni come Federconsumatori e Adusbef.
Gli ultimi dati disponibili sono quelli dell'Ania relativi a luglio 2005. Secondo le rilevazioni il premio medio nazionale pagato dagli assicurati è oggi di circa 546 euro, valore dell'1,15% superiore a quello registrato un anno prima, contro un tasso di inflazione Istat per lo stesso mese del 2,1%. Dai circa 420 euro versati da una casalinga per assicurare la sua utilitaria in classe bonus malus di massimo sconto, si sale fino agli oltre 1.100 euro medi pagati da un impiegato di 45 anni che si assicura per la prima volta. Con aumenti dell'1,6% per la prima categoria e del 2,2% per la seconda. A passarsela meglio, nel confronto con l'anno precedente, sono invece i quarantenni maschi in classe di massimo sconto: per loro il premio medio si aggira sui 687 euro, in calo dello 0,52% rispetto a luglio 2004. Un capitolo a parte meritano invece gli studenti di 18 anni che usano il motorino. Il premio medio a luglio del 2005 è stato per loro di 417 euro (ciclomotore da 50cc). Rispetto al 2004 l'incremento è stato per loro del 4,64%, con punte del 7,5% a Bari. La media nazionale è il risultato di un minimo di 173 euro a Perugia e di un massimo di 913 euro a Napoli. È proprio nel capoluogo partenopeo (come a Roma e a Bari) che la polizza per un motorino costa di più che quella per una utilitaria guidata da una donna. A giustificare gli aumenti, spiega il direttore Auto dell'Ania, Vittorio Verdone, c'è il fatto che moto e motorini sono la categoria per cui si registra il più consistente incremento del costo dei sinistri, con un importo medio liquidato in aumento nel 2005 del 13%.
Non credono a queste cifre Adusbef e Federconsumatori che parlano di «dati sottostimati, in maniera clamorosa per l'Rc auto». I consumatori ricordano che per i ciclomotori gli aumenti dal 1996 «sono stati del 1000%: quell'anno una polizza costava 80.000 lire, oggi costa 420 euro». Per le auto l'aumento, secondo le associazioni.

è per il 2005 del 4%, con un esborso maggiore di 32 euro all'anno che porta il costo medio di una polizza a 812 euro. I consumatori chiedono quindi «l'abbattimento dei costi delle polizze di almeno il 15-20%, anche in relazione ad una forte diminuzione degli incidenti».

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