Record di codici bianchi negli ospedali più grandi

Nuovi ticket per i pronto soccorso per i pazienti giunti in codice bianco. E la Liguria segna subito un record. Anche perché gli ospedali liguri di grandi dimensioni attraggono pazienti con disturbi o traumi classificati in codice bianco in una percentuale ben maggiore della media ligure e italiana (10-15%), arrivando, nel caso del San Martino di Genova al 22,8% e in quello del Santa Corona di Pietra Ligure (Savona) addirittura al 36,3%. È quanto emerge dai dati sui ricoveri forniti dalla Regione Liguria. La media dei ricoveri in codice bianco in Liguria nei primi sei mesi del 2006 si attesta al 15,4%. Dopo il Santa Corona e il pronto soccorso del San Martino, seguono, nella classifica dei codici bianchi, il pediatrico Gaslini di Genova (21,7%), l'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena (13,7%). Tra i pronto soccorso delle Asl, spicca quello dell'azienda di Savona col 22% di codici bianchi.
Ma questa sembra essere l’emergenza meno grave. Ha infatti dichiarato il Ministero della Sanità: «Quando riapriranno le scuole e tutti gli enti pubblici, potremmo considerarci in “stato di allerta” infatti, l'epidemia influenzale raggiungerà il massimo picco della sua evoluzione». Con la fine delle lunghe feste natalizie, le prime persone colpite dall'influenza cominceranno a trasmettere a chiunque incroci il loro cammino il micidiale virus e da lì a pochi giorni, le persone acciaccate a letto con l'influenza saranno qualche milione. Ancora una volta i principali indiziati a pagarne le conseguenze saranno, oltre che gli anziani e i malati «cronici», i bambini ma soprattutto i neonati.
Nei corsi pre-parto, organizzati sia dall'ospedale San Martino di Genova che da quasi tutte la Asl del comprensorio genovese, in questi giorni non si parla d'altro e le raccomandazioni sono d'obbligo. Le infezioni respiratorie sono la causa più frequente tra le classiche epidemie in età pediatrica, soprattutto nel periodo autunnale e invernale. Si manifestano solitamente con modesta sintomatologia e sono di breve durata; più raramente rappresentano alterazioni di difficile gestione ed eccezionalmente determinano temibili complicanze (otite cronica, ascessi peritonsillari, adeniti, celluliti orbitarie, etc.).
L'inquinamento, il fumo passivo, l'ipertrofia adenoidea e tonsillare e le allergie sono le principali cause di tali infezioni.

Il precoce inserimento dei bambini in comunità (asili nido e scuole per l'infanzia) è uno dei più comuni fattori in questi pazienti. Ma il desiderio di favorire lo sviluppo psicofisico dei bambini con l'acquisizione dei rapporti interpersonali con le insegnanti ed i coetanei è, purtroppo, accompagnato spesso dalle esigenze lavorative dei genitori.

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