Regione Lombardia, sprint per le poltrone che contano di più

Fra giugno e dicembre scadono decine di incarichi in enti partecipati e sanità: 40 nomine solo per Asl e aziende ospedaliere Braccio di ferro formigoniani-leghisti. In commissione va uno fra Saffioti, Peroni e Giammario. Sala alle Attività produttive

Regione Lombardia, 
sprint per le poltrone 
che contano di più

E adesso si comincia a lavorare. O meglio a nominare le persone che si occuperanno di gestire nei prossimi anni enti, strutture e ospedali della Regione. La gran parte delle scelte tocca alla giunta guidata da Roberto Formigoni, ma una parte delle questioni è di competenza del Consiglio, che si riunirà per la prima volta martedì 11 maggio. Scadenze: tra giugno e dicembre.
Il nodo politico è il desiderio della Lega e degli azzurri di allargarsi, anche a danno degli esponenti di An, ritenuti troppi rispetto all’esiguo risultato elettorale, tanto più che le trattative di Ignazio La Russa hanno spuntato due assessorati. Le questioni di maggiore urgenza sono le nomine ai vertici dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, e di Lombardia informatica, in scadenza a fine giugno.
Ma a attirare l’attenzione sono soprattutto le quaranta nomine dei direttori generali della Sanità, i cui contratti scadono a fine anno. I vertici del Pirellone pensano a un «mini rimpasto» negli ospedali, rinnovando invece per altri tre anni la gran parte degli incarichi. Secondo fonti della Regione, è attesa tra maggio e giugno l’ultima riapertura dell’elenco degli idonei. In pratica, sarà l’ultima chance per candidarsi a guidare uno degli ospedali o delle Asl lombarde.
Le nomine sono firmate dal presidente della Regione, sentito l’assessore alla Sanità, il leghista Luciano Bresciani. Un pacchetto di particolare rilievo riguarda gli ospedali e le Asl milanesi: le Comunali 2011 si avvicinano e il Carroccio tenta di allargarsi oltre le Asl. L’ipotesi del rinnovo non piace alla Lega, ma è probabile che alla fine sarà Formigoni a spuntarla, anche perché il Carroccio ha manifestato chiaramente di avere anche altri obiettivi.
Complessa la situazione di Lombardia Informatica, i cui vertici sono già scaduti a fine 2009. Entro giugno saranno nominati un presidente, un vice e tre membri. Al momento consigliere delegato è Giovanni Catanzaro, di area An. La Lega ha avanzato le sue pretese, ma si tratta di un ente strategico per gestire semplificazione e digitalizzazione (con relativi appalti), che procederanno a ritmo serrato in questa legislatura, e quindi è necessario un tecnico. An ha già ottenuto l’assessorato alla Semplificazione per Carlo Maccari. Si agita anche in questa direzione il capogruppo «lumbard», Stefano Galli, che polemizza sulla presenza in Sicilia, a Paternò, del call center della Sanità, ma la decisione finale toccherà a Formigoni.
Per quel che riguarda l’Arpa, si tratta di sostituire il presidente e si era parlato dell’ex assessore Franco Nicoli Cristiani, che però sembra destinato all’ufficio di presidenza del consiglio. I nomi al momento più accreditati sono l’azzurro Enzo Lucchini e Luca Ferrazzi ex An. Le competenze ambientali in giunta sono divise tra il formigoniano Marcello Raimondi, l’azzurro Alessandro Colucci e il sottosegretario Francesco Magnano.
All’ordine del giorno del consiglio l’elezione di presidente, vicepresidente e ufficio di presidenza. A meno di cambi dell’ultima ora numero uno dell’aula sarà il leghista Davide Boni, suoi vice Filippo Penati per l’opposizione e l’ex assessore Franco Nicoli Cristiani, i due segretari saranno l’ex assessore Massimo Ponzoni e Stefano Zamponi dell’Italia dei valori.
Lunedì 10 maggio in mattinata è stato convocato il gruppo del Pdl al quale Formigoni presenterà le proposte di nomina.

La settimana successiva toccherà ai presidenti di commissione. Praticamente certo il nome di Mario Sala alla guida delle Attività produttive, mentre per la Sanità è aperto il ballottaggio tra Carlo Saffioti, Angelo Giammario e Margherita Peroni.

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