Ricatta il nonno che esce dal cinema a luci rosse

Il vecchietto va al cinema a luci rosse prima di passare a prendere la nipotina all’asilo e finisce al centro di un caso di estorsione. Spacciandosi per un poliziotto, infatti, un uomo ha preteso di avere i suoi documenti e 200 euro da un pensionato, appena uscito dal locale «proibito», minacciandolo che altrimenti avrebbe rivelato alla famiglia la scappatella e l' avrebbe portato in commissariato. Ma l' anziano denuncia il fatto alla Polfer e lo fa arrestare.
A finire in manette con l' accusa di estorsione, minacce, e usurpazione di funzioni pubbliche, è stato Giuseppe Tranchina, 44 anni, originario di Palermo, ma abitante a Milano, con precedenti per truffa. Il pensionato, impaurito dalle minacce, si reca dapprima ad un bancomat a prelevare i soldi da consegnare al finto poliziotto, ma poi, insospettito dalle sue pretese, decide di rivolgersi alla Polfer di Brignole.
Ai poliziotti, quelli veri, il pensionato racconta l' episodio e spiega di avere un appuntamento poco dopo con il sedicente poliziotto per dargli i soldi e riavere i suoi documenti. Vergognandosi, rivela anche di essere entrato in un cinema a luci rosse per far venire l' ora di andare a prendere la nipotina all' asilo.

Per smascherare il malvivente, gli agenti decidono di accompagnare il pensionato all’appuntamento. E alla consegna dei soldi, scattano le manette. Se poi ci sarà da testimoniare in tribunale, pazienza. Vorrà dire che la storia del cinema a luci rosse verrà ricordata.

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