Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo. Era infatti ricercato da anni in Romania dopo che era stato indagato per riciclaggio di denaro a causa di una serie di truffe informatiche che aveva messo a segno tra il 2019 e il 2021. Ad arrestarlo, però, sono stati i poliziotti della squadra mobile di Milano, guidati dal loro dirigente, Alfonso Iadevaia, grazie alla collaborazione dei colleghi della Polaria dell'aeroporto di Orio al Serio. Il romeno in questione, infatti, è stato sorpreso allo scalo bergamasco mentre andava ad accoglie la moglie e il figlio che lo avevano raggiunto.
Nei giorni scorsi la polizia romena aveva segnalato alla Mobile di Milano l'arrivo in aeroporto a Bergamo della moglie e del figlio del ricercato che sarebbero dovuti atterrare la sera di lunedì 29 aprile. Gli agenti hanno subito ipotizzato che i famigliari volessero riunirsi con il latitante in occasione della Pasqua ortodossa che si festeggia in questi giorni, domenica 5 maggio. Le festività e gli affetti, è noto, sono state fatali a molti latitanti che si sono traditi pur di trascorrere le ricorrenze in famiglia. Così gli investigatori si sono appostati all'interno dell'aeroporto in attesa di veder arrivare il truffatore.
Alle 21.30 il volo da Bucarest è atterrato a Orio. A bordo, come previsto, c'erano la moglie e il figlio piccolo del romeno. I due sono stati pedinati fino agli arrivi: ad attenderli, come da copione, c'era proprio lui, il 35enne, subito stato bloccato e controllato.
Addosso l'uomo aveva una patente e una carta di identità italiane con altre generalità, utili per muoversi agilmente sul territorio. Il latitante è stato arrestato e portato al carcere di Bergamo in attesa dell'estradizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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