Rifiuti e mazzette: terremoto in Lombardia

Rifiuti e mazzette: terremoto in Lombardia

MilanoQuel giorno, secondo la Procura, tutto andò come doveva andare. L’imprenditore incassava l’ok dalla Regione per una discarica di amianto vicino a Cremona. Il politico, invece, intascava i soldi. Centomila euro consegnati al tavolo di un ristorante milanese. Era il 26 settembre. A due mesi di distanza, quell’accordo fa saltare il banco. Entrambi arrestati, l’imprenditore e il politico. Finiscono così in cella Pierluca Locatelli (titolare di un’azienda di smaltimento di rifiuti) e Franco Nicoli Cristiani, vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, prelevato all’alba di ieri dai carabinieri di Brescia e portato in carcere per «rischio di reiterazione del reato». «Sono rovinato», dice ai militari. Quei 100mila euro, vengono trovati in due buste nella sua abitazione. Per i pm, una tangente.
La nuova bufera che si abbatte sul Pirellone - secondo quanto ricostruito dai pm di Brescia, Silvia Bonardi e Carla Canaia - è una storia di mazzette e rifiuti tossici, di permessi ottenuti oliando la macchina della politica, di cave utilizzate come pozzi neri, e di un’autostrada (la BreBeMi, che collegherà Brescia, Bergamo e Milano) sotto cui sarebbero stati nascosti quintali e quintali di materiali pericolosi: cromo esavalente e scorie di acciaieria, usati como sottofondo stradale. «Siamo parte lesa - spiegano i vertici della società - ci costituiremo in giudizio come parte civile chiedendo i danni ai responsabili». Un’indagine nata otto mesi fa. Dieci gli arrestati. Oltre a Nicoli e a Locatelli, sono finiti in carcere anche Giuseppe Rotondaro (responsabile degli staff dell’Arpa in Lombardia, che il 30 settembre avrebbe ricevuto 10mila euro dall’imprenditore per ammorbidire i controlli sui cantieri della BreBeMi a Cassano d’Adda e Fara Olivana, ora sequestrati), e Andrea David Oldrati (responsabile della «Terra verde Srl», che ha svolto la consulenza ambientale sulla cava da trasformare in discarica). Arresti domiciliari, invece, per Aurietta Pace Rocca (moglie di Locatelli), Giovanni Battista Pagani (factotum dell’imprenditore), Bartolomeo Beniamino Gregori (che per l’azienda gestiva autisti e mezzi di trasporto), Egidio Grechi (consulente ambientale), e Walter Rocca, (responsabile dell’impianto di Calcinate, sequestrato).
E Nicoli Cristiani? Il suo nome è emerso in un secondo momento, grazie anche alle intercettazioni telefoniche. E così gli investigatori hanno cominciato a seguire le mosse del politico (ex assessore regionale all’ambiente dal ’96 al 2001), fino a sospettare che - nonostante attualmente non avesse poteri diretti in materia ambientale - fosse ancora in grado di condizionare le scelte del suo ex ufficio. Grazie al suo interessamento, Locatelli avrebbe ottenuto il via libera per realizzare una discarica di amianto nella cava di Cappella Cantone. Un appoggio ripagato con 100mila euro, trovati a casa Nicoli in biglietti da 500. I «big bubble», come venivano chiamati al telefono. Gli stessi che la moglie di Locatelli - sempre al cellulare - temeva venissero scoperti mentre con l’auto li stava portando al politico, preoccupata addirittura di non averli contati bene. I carabinieri hanno perquisito anche gli uffici in Regione del politico, a caccia di altri documenti.
Una poltrona «maledetta», quella di numero due del Pirellone. Nei mesi scorsi, a finire nei guai è stato Filippo Penati, indagato per le presunte tangenti di Sesto San Giovanni e della Serravalle. E prima ancora era toccato a Massimo Ponzoni, sotto inchiesta per mazzette e bancarotta. Ma l’unico dei tre a finire in carcere è Nicoli Cristiani. «La speranza - commenta Paolo Valentini, capogruppo del Pdl in Regione - è che dimostri nei fatti la sua innocenza». Il Pd, invece, ne chiede le dimissioni.

«Avrà modo di difendersi, ma ora è giusto che faccia un passo indietro». La cosa certa è che quella di ieri è solo una scossa di un terremoto più vasto. Fabio Salomone, procuratore aggiunto di Brescia, non si nasconde. «Non è finita qui. Ci saranno nuovi indagati».

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