Agave: proprietà, benefici, usi e controindicazioni

Originaria dell'America Centrale, l'agave è una pianta usata per la preparazione di bevande famose come la tequila, il mezcal e il pulque: ecco tutti i suoi benefici, gli usi e le controindicazioni

Agave: proprietà, benefici, usi e controindicazioni

Conosciuta anche come albero delle meraviglie - definizione attribuitale nel 1590 dal gesuita José de Acosta, che rilevò le virtù regolatrici e purificanti della sua linfa - l'agave è una pianta succulente perenne appartenente alla famiglia delle Agavaceae, le cui proprietà sono note da tempo. Originaria dell'America Centrale, predilige i terreni incolti e i luoghi sabbiosi. Il suo aspetto è davvero peculiare, tanto da renderla un arbusto ornamentale. Le foglie, carnose e fibrose, si riuniscono per formare una rosa di dimensioni notevoli da cui si sviluppa uno stelo floreale legnoso. La fioritura non avviene in tempi brevi, alle volte si devono attendere anche dieci anni per vedere spuntare fiori di colore giallo che, raggruppati, danno vita a una imponente composizione. Trascorso il periodo rigoglioso, la pianta muore e il suo fiore allora prende il nome di "fiore della morte".

Esistono diverse specie di agave. La Sisalana e la Fourcroydes sono utilizzate per ottenere il sisal, una fibra tessile, o per estrarre l'ecogenina, una sostanza impiegata nell'industria farmaceutica. Tuttavia, una delle più diffuse è l'Agave Tequilana, usata in Sud America per produrre l'omonima bevanda. Un'altra bibita a base dell'arbusto è il mezcal, che viene prodotta usando il succo estratto da otto specie differenti. Infine abbiamo il pulque, una bevanda poco alcolica e molto nutriente che si ottiene schiacciando i semi. Il succo ricavato è chiamato "aguamiel", letteralmente acqua di miele, e si caratterizza per il sapore molto dolce. Il pulque era il protagonista di tutte le cerimonie sacre azteche. Scopriamo ora insieme quali sono le proprietà e i benefici dell'agave.

Lo sciroppo di agave

Agave

Lo sciroppo di agave è un edulcorante naturale, infatti il suo potere dolcificante è superiore a quello del miele. Si produce estraendo dalle foglie un succo che, successivamente, viene filtrato e riscaldato al fine di idrolizzare i polisaccaridi in zuccheri semplici. Si ottiene così un liquido il cui colore varia a seconda della temperatura e del tempo di lavorazione. Potrà quindi essere chiaro, ambrato oppure scuro.

Per il 90% il succo di agave è costituito da fruttosio, uno zucchero semplice metabolizzato dal fegato e con un indice glicemico minore rispetto al glucosio. Se estratto a freddo mantiene inalterato il quantitativo di vitamina C e di folati, vitamine essenziali per la crescita e per la differenziazione cellulare soprattutto in gravidanza. La vitamina C stimola le difese del sistema immunitario che, in questo modo, è maggiormente capace di difendere l'organismo dall'attacco di sostanze estranee quali virus e batteri.

Lo sciroppo di agave deve essere utilizzato con moderazione. Il consumo eccessivo di fruttosio, infatti, può innescare una serie di disturbi: sintomi da malassorbimento intestinale, iperglicemia, sindrome metabolica, ipertrigliceridemia e iperinsulinemia. Vari i suoi usi in cucina. Viene impiegato come addensante nei cereali per la prima colazione o per condire frittelle, waffles, pancackes e cialde.

Altre formulazioni dell'agave

Agave

Dall'agave non si ottiene soltanto lo sciroppo, ma anche altre formulazioni. Tra queste una delle più diffuse è sicuramente la linfa. Si tratta di un liquido dolce estratto dalle foglie, dalle importanti virtù. Innanzitutto è ricca di probiotici, microrganismi che difendono e stimolano la flora intestinale, inibendo la crescita dei batteri nocivi. Inoltre la presenza di fruttani, ovvero carboidrati formati dalla ripetizione di unità di fruttosio, riducendo il livello di acidità nell'intestino crasso, facilita l'eliminazione delle tossine e abbassa i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi.

Sono altresì prodotti dell'agave il succo, le fibre, l'infuso e l'impacco. Il succo, anch'esso estratto dalle foglie, contempla finalità cosmetiche. Serve infatti a curare le ferite e le irritazioni cutanee di varia natura. Le fibre, se immerse in acqua per un giorno, possono essere utilizzate per disinfettare e tonificare il cuoio capelluto in caso di alopecia e di perdita di capelli stagionale. L'infuso, invece, migliora la funzionalità epatica e facilita la digestione. L'impacco, infine, calma i rossori della pelle e degli occhi.

Proprietà e benefici dell'agave

Agave

L'agave contiene vari attivi che conferiscono alla stessa numerose proprietà. Tra questi figurano amminoacidi (triptofano, lisina, tirosina), fruttani (inulina), sali minerali (ferro, magnesio, calcio, fosforo), vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6), vitamina C e vitamina K. I fruttani come l'inulina, in particolare, hanno un indice glicemico più basso rispetto a quello dei classici carboidrati. I benefici dell'agave sono notevoli:

  • Contrasta il diabete;
  • Previene l'osteoporosi;
  • Abbassa i livelli di colesterolo LDL;
  • Riequilibra la flora intestinale;
  • Rinforza il sistema immunitario;
  • Ha un'azione antinfiammatoria;
  • Combatte la stitichezza;
  • Favorisce il senso di sazietà;
  • Migliora la digestione;
  • Lenisce le irritazioni cutanee;
  • Contrasta i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa.

Controindicazioni dell'agave

Agave

Sia che si tratti di soggetti sani che di pazienti affetti da diabete, è sempre bene scegliere uno sciroppo d'agave con un basso valore di fruttosio. Il limite di assunzione giornaliero è pari a 25 grammi. Una dose maggiore potrebbe causare un sovraccarico epatico, una condizione che si manifesta con una sintomatologia disparata: mal di testa, dolori muscolari e articolari, stanchezza, difficoltà di digestione, aumento di peso, gonfiore addominale, eccessiva sudorazione. A lungo andare questa problematica può evolvere nella cosiddetta steatosi epatica. Gli individui diabetici, inoltre, dovrebbero preferire la linfa.

Da un punto di vista cosmetico, invece, è importante ricordare che la linfa fresca potrebbe contenere sostanze irritanti in grado di dar luogo,

soprattutto in chi ha la pelle sensibile, a dermatite. Quest'ultima la si riconosce per via di sintomi quali prurito, arrossamento, gonfiore, bruciore, ispessimento cutaneo, desquamazione, papule e vescicole.

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