Rischia di scoppiare una guerra al confine Pakistan-Afghanistan

Sull’incerto confine fra Afghanistan e Pakistan rischia di scoppiare una nuova guerra fra lo scalcagnato esercito di Kabul e le ben più numerose e preparate truppe di Islamabad. Ieri, nel nord del Paese, al crocevia dell’Asia, un terrorista suicida ha fatto saltare in aria tre soldati tedeschi della forza Nato e sei civili.
Ma la preoccupazione maggiore, nelle ultime ore, è l’impennata di scontri e duelli di artiglieria a cavallo del confine afghano-pachistano. La tensione è tale che l’esercito di Kabul ha inviato rinforzi, centinaia di soldati del famoso Thunder Corps, una delle poche unità afghane degne di questo nome. Lo rivela il Times di Londra nell’edizione di ieri. Assieme alla fanteria sono arrivati diversi pezzi di artiglieria da 122 mm, sistemati tra i picchi dominanti a ridosso del confine pachistano. I rinforzi servono a dare man forte alle scassate guardie di confine afghane, anche se l’esercito di Kabul conta solo 46mila uomini. «Non possiamo attendere oltre - ha dichiarato al Times il brigadiere Sanaoull Haq, alto ufficiale del Thunder Corp -. Ora, qualsiasi cosa accadrà, risponderemo adeguatamente».
Da domenica scorsa 13 afghani sono morti negli scontri di confine e 51 sono rimasti feriti. Lunedì scorso una delegazione composta da ufficiali afghani e americani, che si è incontrata sulla frontiera con i pachistani per cercare di fermare l’escalation, è stata attaccata. Almeno due soldati americani sono morti. A sparare sono stati decine di paramilitari pachistani in uniforme, secondo il governatore afghano della provincia di Paktya, Ramatullah Rahman, che faceva parte della delegazione.
Il nodo del contendere è la linea Durand, il confine tracciato con il righello dagli inglesi ai tempi dell’impero britannico. La linea di demarcazione, oggi confine tra Pakistan e Afghanistan, divise le tribù di ceppo pasthun. I due Paesi hanno già sfiorato il conflitto ai tempi della guerra fredda, ma uno scontro aperto tra i due più importanti alleati di Washington nella regione sarebbe imbarazzante. Inoltre sul versante pachistano della linea Durand si estende la zona tribale dove i talebani hanno le loro retrovie e dove i resti di Al Qaida si sono ricavati un rifugio sicuro.
Nelle ultime ore sono centinaia i volontari delle milizie tribali che chiedono le armi agli anziani dei villaggi afghani del confine. «Solo questa mattina gli anziani mi hanno offerto 400 uomini per combattere i pachistani», ha raccontato ieri al Times il capitano Aziz delle unità afghane in prima linea sulla frontiera pachistana.
Nel nord del Paese, a Kunduz, tre soldati tedeschi sono rimasti uccisi in un attentato assieme a sei civili. I militari facevano parte delle forza Nato in Afghanistan e stavano scendendo dal mezzo blindato per acquistare qualcosa in un bazar all’aperto.

Il terrorista li aspettava e ha fatto saltare il corpetto esplosivo che nascondeva sotto un giubbotto, facendo strage anche di civili. Kunduz, capoluogo del nord, è una zona relativamente tranquilla, ma rappresenta una sacca pasthun nel nord. Lo stesso Gulbuddin Hekmatyar, signore delle guerra alleato dei talebani, è originario di Kunduz.

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