«Rambo» è stato colpito per primo - alla testa, alla schiena e, di striscio, a un braccio ed è morto subito; Svetlania è stata portata all’ospedale San Carlo con due proiettili nella scatola cranica ed è spirata lì, poco dopo. Roberto, colpito da due pallottole all’inguine: la sua prognosi è riservata, ma non è in pericolo di vita.
In realtà, secondo gli inquirenti, i veri bersagli del vecchio Nazo erano la madre dei due giovani morti, la nuora Halida e il suo nuovo compagno Raifo, scampati ieri alla sparatoria fuggendo dal campo. Una sfilza di precedenti per furto e possesso ingiustificato di armi e una condannna, tre anni fa a Firenze, per ricettazione dei proventi di borseggi ai turisti, Nazo era stato provato dal suicidio in carcere di tre dei suoi figli, tra il 2003 e il 2004.
Uno di loro, Giuliano, padre dei ragazzi uccisi ieri, una volta dietro le sbarre, era stato accusato dalla moglie Halida di aver abusato della loro figlia e, secondo Nazo, per questo si era tolto la vita. Da allora lui non aveva più perdonato la nuora. «Faceva spesso la spola in auto tra Firenze e Roma. - spiegano i rom del campo - Ultimamente si sentiva offeso perchè la nuora e il suo nuovo compagno avevano portato a termine degli affari senza consultarlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.