Se fossimo tifosi della Juve (ma non lo siamo) ci sentiremmo presi in giro. Da qualche giorno il bianco e nero(insomma lo scritto) dei giornali sventola il bianconero dei dirigenti. Trovata! Torna Bettega, farà il trait dunion fra squadra e dirigenza. E tutti salvi e contenti. Come avessimo dimenticato che, della famigerata triade, era luomo di minor peso specifico nelle decisioni. Non stiamo a dire: Bettega chi? Ben conoscendo laplomb del personaggio, riconoscendone la grandezza da calciatore e mai dimenticando che limmagine non sempre corrispondeva a fatti e parole. Ma fa pensare la ragione del ritorno. Bobby gol, ora che gol farà? Risolleverà le sorti di Ferrara? Spiegherà gli errori e suggerirà soluzioni? Terrà a bada uno spogliatoio lontano decenni dal suo mondo? Saprà suggerire buoni acquisti? Per esserne in grado, ed ottenerne risultati nellimmediato, bisognerebbe averlo fatto prima.
Aggiungiamo: è normale richiamare Bettega dopo che il tribunale di Napoli ha condannato Giraudo, uno delle triade, per frode e associazione a delinquere? Basta lassoluzione dallaccusa di doping amministrativo? Ne sono usciti indenni anche Giraudo e Moggi. Allora, ritorno per ritorno, perché non richiamare Moggi che, salvo quel vizietto via cavo che tutti sanno, è ottimo gestore di spogliatoio, sa consigliare i tecnici con i quali collabora (vero Lippi?) e sul mercato ci prende più di Bettega?
Proposta che vale un paradosso, ma mica tanto a sentire i cori dei tifosi. Il fan juventino non rivuole certo Moggi per gli imbrogli commessi e che, semmai, pagherà. Ma perché ci sapeva fare tra squadra e mercato, sbagliava di rado allenatore e gestiva con autorità le situazioni difficili. Il tifoso ha suggerito lidentikit del personaggio necessario a far rialzare la Juve in tempi brevi. E non sembra quello di Bettega.
Ora il richiamo alle armi è questione di ore o di giorni. Bene, e dopo? Bettega ha 58 anni e una militanza di 13 anni come dirigente. Qualcuno ricorda un suo intervento decisivo? Si hanno tracce di ferme prese di posizione? Si dice che, dietro le quinte, intrecciasse interessanti disquisizioni tecniche con Lippi e certamente linteressato ne avrà tenuto conto. Ma chi mai è in grado di dire quanto sia contata la capacità tecnica a fronte delle telefonate di Moggi? Un dilemma che resterà irrisolto nei secoli.
Piuttosto che pensare di J.C. Blanc, che dice in Tv: «Per Bettega vedremo. Per ora stiamo bene così». E invece accelera per inserire il glorioso ex? Sembrano le scenette viste lanno passato, quando Cobolli Gigli confermava Ranieri, e il giorno successivo si smentiva. Non sarà un problema che va oltre le presenza di Bettega o chicchessia?
Qualcuno dirà: in giro non cè nessuno di più credibile. Ma qui si tratta di rendere credibile la squadra, non limmagine. E magari rendere più credibili anche i medici. Lultimo problema riguarda Camoranesi. Oggi altri esami: prognosi probabile circa due mesi di fermo e in campo a marzo. Ieri il procuratore ha fatto intendere qualche errore dei medici. «Per ridurre lematoma bisogna aspirare il sangue. Ci hanno provato dieci ore dopo, quando era coagulato: troppo tardi e Mauro aveva la gamba come un uovo». Dopo 36 infortuni, i dubbi corrono. Trezeguet, annunciato lungo decente, è rispuntato dopo 15 giorni. Iaquinta, che doveva sbrigarsi, ha fatto perdere le tracce di se stesso.
Per Camoranesi si sono sprecate previsioni: anche quella di saltare il mondiale.
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