Hotel ai clandestini? Meglio ai poliziotti

Giorgia Meloni, con poche risorse rispetto a quelle che lo Stato italiano ha speso in questi anni per accogliere e mantenere chiunque, abbia messo a punto una procedura utile che, di fatto, rappresenta un modello da seguire per molti Stati membri dell'Unione Europea

Hotel ai clandestini? Meglio ai poliziotti
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Caro Feltri, chiedo venia, ma io tutte queste preoccupazioni dei Democratici per i migranti che il Governo deciderà di inviare in Albania anziché farli sbarcare nella solita Lampedusa non le capisco proprio. A meno che l'Albania, con grande disappunto del suo Primo Ministro Edi Rama e della nostra, non venga riconosciuto universalmente Paese insicuro Può comunicare ai lettori de «il Giornale» la sua opinione? Grazie!

Luigi Fassone
Camogli (Ge)

Caro Luigi,
il protocollo Italia-Albania è una delle misure più intelligenti di questo esecutivo in quanto il problema della immigrazione clandestina di massa, con tutte le ripercussioni connesse a tale fenomeno le quali incidono sulla sicurezza e non soltanto, è una di quelle tematiche che preoccupano e stanno a cuore agli italiani. Il centrodestra aveva garantito che si sarebbe occupato in modo efficace della problematica e, arrivato al governo, ha mantenuto la promessa fatta al popolo sovrano, che ha riposto fiducia nei partiti di questa maggioranza, primo tra tutti Fratelli d'Italia. L'elemento fondamentale che rende tale protocollo intelligente risiede nella sua funzione deterrente: esso non incentiva le partenze clandestine, quindi le traversate mortali del Mediterraneo le quali favoriscono altresì il business del traffico di esseri umani, ma le disincentiva, dal momento che i migranti, ben sapendo che verranno trasferiti in Albania senza neppure toccare il suolo italiano e che in Albania sarà vagliata la loro posizione giuridica, ossia la sussistenza o meno per ciascuno di loro del diritto di asilo o di protezione umanitaria, in vista di un rimpatrio tempestivo in caso di esito negativo, ci penseranno due volte prima di mettersi in mare e di rischiare la vita per insediarsi illegalmente in Italia. A me pare che Giorgia Meloni, con poche risorse rispetto a quelle che lo Stato italiano ha speso in questi anni per accogliere e mantenere chiunque, abbia messo a punto una procedura utile che, di fatto, rappresenta un modello da seguire per molti Stati membri dell'Unione Europea. Tuttavia, la sinistra, tra cui politici ma anche toghe politicizzate, continua ad ostacolare la realizzazione effettiva di questo programma, attaccandosi ad insussistenti cavilli giuridici, denunciando un presunto spreco di risorse pubbliche e parlando persino di «deportazioni» e «lager». Insomma, in Italia, allorché si cerca di fare rispettare le leggi, ecco subito che i progressisti si pongono di traverso. Dovremmo quindi aprire le braccia a tutti coloro che clandestinamente vogliono raggiungere la penisola o è una facoltà pienamente legittima dello Stato la tutela dei confini, la quale comporta la libertà, parimenti legittima, di stabilire chi possa accedere e attraverso quali modalità e chi non possa accedere?

Ci tengo, in particolare, a sottolineare un punto. Italia Viva e M5S hanno presentato due esposti alla Corte dei conti riguardanti un presunto danno erariale a proposito del trasporto dei primi 16 migranti in Albania a bordo della nave Libra. Come se non bastasse, ora la sinistra lamenta che l'intera operazione sarebbe troppo cara e che il mantenimento sul posto di 295 agenti e carabinieri comporterebbe una spesa di 9 milioni di euro l'anno. Gli agenti verrebbero ospitati in strutture che, stando ai sedicenti democratici, sarebbero troppo lussuose, in quanto munite di piscina e centro benessere. La segretaria del Pd Elly Schlein è addirittura indignata: i poliziotti non dovrebbero dormire in alberghi di questo tipo. Insomma, dovremmo mandarli a stare sotto il ponte o sulla brandina da campeggio montata sulla spiaggia albanese.

Una questione sciocca e di lana caprina. Innanzitutto, meglio pagare il soggiorno ai nostri agenti che vanno lì a sgobbare piuttosto che buttare via cifre ben più sostanziose allo scopo di mantenere in regime di accoglienza in Italia centinaia di migliaia di immigrati l'anno i quali poi finiscono sulla strada appesantendo il lavoro degli agenti stessi e amplificando l'insicurezza a causa di un aumento diffuso del crimine. In secondo luogo, mi chiedo dove i dem trovino il coraggio di fare i conti in tasca allo Stato quando essi hanno dilapidato miliardi di euro riempiendo le tasche di cooperative corrotte che intascavano denari pubblici per alloggiare in alberghi i migranti senza fornire i servizi per i quali lo Stato versava tali quattrini. E le inchieste e i processi in questa materia abbondano.

Dunque, tanto meglio pagare l'albergo in Albania a 300

poliziotti che sgobbano piuttosto che pagare l'albergo in Italia a centinaia di migliaia di clandestini arricchendo per di più chi sull'accoglienza ha sempre tentato di lucrare e ha lucrato. Altro che buon cuore e umanità!

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