Nessuna vendetta dagli inglesi, tutt'altro. Il polpo Paul passa invece al servizio di sua maestà l'Inghilterra, nel tentativo di aiutare la candidatura nella corsa per i Mondiali di calcio del 2018. E questo nonostante l'«oracolo» coi tentacoli durante i campionati appena trascorsi aveva «predetto» il disastro degli uomini di Capello, demoliti 4-1 dalla Germania negli ottavi di finale.
Il celeberrimo cefalopode dell'acquario di Oberhausen, sulle cui origini esiste una disputa fra chi lo ritiene italiano e chi inglese, è diventato il personaggio dell'estate calcistica e non solo per aver indovinato tutti i pronostici, compreso quello della finale, con la vittoria della Spagna sull'Olanda. Secondo la versione ufficiale, l'uovo da cui nacque Paul si schiuse presso il Sea Life Center di Weymouth, in Inghilterra, nel gennaio 2008, per poi essere trasferito in Germania.
Tuttavia, secondo la testimonianza della sua allevatrice Verena Batrsch, il polpo sarebbe stato pescato da lei stessa nelle acque dell'isola d'Elba.
Ma ora il duello su chi ha dato i natali alla creatura marina si rinnova. «È vissuto in Germania negli ultimi due anni, ma possiamo affermare con certezza che Paul è inglese», ha dichiarato con aria di sfida il manager del Weymouth Sea Life Center, Nicola Hamilton. «Abbiamo avuto diverse richieste da tutto il mondo del calcio, ma Paul ora torna a casa sua».
Chiaro l'obiettivo della trovata: abbinare il polpo Paul alla candidatura inglese porterà un notevole riscontro pubblicitario, che potrebbe quindi risultare decisivo nei confronti delle rivali verso la corsa ai Mondiali del 2018, ovvero Stati Uniti, Russia, Belgio/Olanda e Spagna/Portogallo.
La Fifa designerà in dicembre le sedi per i campionati del mondo del 2018 e del 2012.
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