Rivivere il Medioevo a Castell'Arquato

Come si viveva, si combatteva e ci si divertiva nel XIV secolo? Ce lo racconta la tradizionale manifestazione arquatese: due giorni di festa con corteo storico in costume

Rivivere il Medioevo 
a Castell'Arquato

Che effetto farebbe essere improvvisamente catapultati nel 1492 come era capitato ai due personaggi (Benigni e Troisi) nell'esilarante e surreale film Non ci resta che piangere? Ebbene il prossimo 13 e 14 settembre potremo fare un "viaggio nel tempo" in quel di Castell'Arquato, piccolo paese situato sulle colline più orientali del Piacentino, a circa trenta chilometri da Piacenza e assistere alla rievocazione storica "Rivivi il Medioevo".

Questo caratteristico borgo medievale, che nel 1985 fu una delle location del film Ladyhawk, per due giorni si trasformerà completamente facendo un salto a ritroso nel XIV secolo, diventando teatro di tornei, giochi per bambini, combattimenti, danze, teatranti, mercanti e giocolieri. Per la precisione il periodo storico riproposto nella manifestazione si colloca tra il 1300 e il 1350, corrispondente al pieno medioevo, letteralmente "età di mezzo", periodo in cui si hanno la piena e completa fioritura del sistema dei comuni e delle monarchie nazionali europee.

Tanto per rinfrescare la memoria il Medioevo è suddiviso in due momenti: "Alto Medioevo", detto dei "secoli bui", che va dal V al X secolo, caratterizzato da condizioni economiche disagiate e da continue invasioni da parte di Slavi, Arabi, Normanni e Magiari. E dal "Basso Medioevo", denominato anche "Tardo Medioevo", periodo intermedio in cui si sviluppano forme di governo basate sulle signorie e il vassallaggio. La fine del Medioevo viene identificata ufficialmente dagli studiosi con la caduta di Costantinopoli nel 1453.

Saremo in compagnia di romantiche pulzelle che palpitano per i loro cavalieri e di chiassosi popolani che vogliono dimenticare le fatiche di tutti i giorni lontano dai blasonati signorotti, tutti rigorosamente in abiti medievali. Nel parco del Lungo Arda, dove sarà ricostruito un accampamento medioevale con falò e pignatte fumanti, cento potenti cavalieri in amature pesanti provenienti da tutta Italia e anche da Lituania, Francia e Repubblica Ceca saranno in attesa di incrociare le loro armi durante i tornei.

Animatore per eccellenza sarà anche quest'anno Lorenciotto alias Lorenzo Favaro di Padova, noto in tutta Italia per aver presentato eventi a tema storico. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dalla Pro Loco di Castell'Arquato, con la collaborazione della locale Scuola d'Armi Gens Innominabilis, e ha l'obiettivo di qualificare ulteriormente gli eventi culturali di Castell'Arquato e di diventare un appuntamento fisso per appassionati e cultori del Medioevo.

La scuola d'armi, di cui fanno parte 25 elementi guidati dal capitano Ivan Irti, è nata a Castell'Arquato nel 2005 con la convinzione che il periodo storico non fosse solo rievocato ma anche "vissuto" nella sua integrità, nel lavoro e nella ricerca, nella fatica e nel coraggio, nelle sensazioni e nella volontà di affrontare una "prova", il combattimento appunto. La scuola è nota, infatti, per la particolare tecnica di combattimento con armature pesanti, che fabbrica e forgia direttamente secondo le tecniche raccolte da Fiore de' Liberi, campione friulano di scherma del tardo Trecento autore dell'antico manuale di arte del combattimento del XV secolo Flos duellatorum. Gli armati di Gens Innominabilis si allenano durante tutto l'anno e a Castell'Arquato predispongono corsi per chi intende avvicinarsi all'affascinante mondo del combattimento in armatura.

Ma quest'anno il programma della manifestazione risulta ancora più ricco rispetto alla passata edizione e oltre al torneo degli arcieri ci saranno i soffiatori di vetro e i fabbri per ricordare gli antichi mestieri dell'epoca. Si parte con il Corteo Storico che dall'Accampamento attraversa il centro storico fino alla Piazza del Municipio che terminerà con la premiazione dei campioni. Non mancheranno le caratteristiche bancarelle e gli stand gastronomici con ricette a base di carne di maiale e cacciagione mentre saranno assenti pomodori e mais provenienti dalle Americhe che all'epoca non era stata ancora scoperta da Cristoforo Colombo (1492). I piatti tipici di Castell'Arquato? Chisolini (antipasto a base di pasta di pane stesa in sfoglie e fritta in strutto di maiale) accompagnati dai tipici salumi piacentini, pisarei e fasò, (una pasta e fagioli molto particolare), anolini in brodo (tortellini con ripieno di parmigiano reggiano), il tutto annaffiato da vini Gutturnio e Ortrugo.

Da non perdere l'interessante esposizione provvisoria sull'armamento difensivo dal XII al XVI secolo allestita presso il Palazzo del Podestà, monumento eretto nel 1293 da Alberto Scoto, e curata dall'architetto e collezionista Claudio Mazzoli di Desenzano del Garda in collaborazione con la Millennium fabri armorum.

Alla mostra saranno esposte circa 15 repliche fedeli di armature, unica in Italia, proponendo un interessante percorso nella storia partendo dalle crociate in Terra Santa, con i Cavalieri Templari e Teutonici sino ad arrivare all'armatura di Enrico VIII fino a quelle più prestigiose della famiglia Negroli da Ello detti Missaglia.

Per finire il concorso fotografico organizzato dalla Pro Loco che utilizzerà le foto del vincitore come cartoline a ricordo dell'evento. Tutti i particolari sono sul sito www.riviviilmedioevo.it

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