Blitz degli antagonisti nella sede della Regione Lazio: 18 denunciati

Cinquanta esponenti dei movimenti per la casa hanno fatto irruzione negli uffici di via Cristoforo Colombo: ferita una guardia giurata

Blitz degli antagonisti nella sede della Regione Lazio: 18 denunciati

Momenti di paura mercoledì 31 marzo negli uffici della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo, a Roma. Almeno cinquanta persone, esponenti dei movimenti per la casa, hanno occupato la sede con la pretesa di incontrare il governatore Nicola Zingaretti. Cinque ore di panico, non sono mancati gli scontri: una guardia giurata è stata aggredita con una testata e ha riportato la frattura del setto nasale.

Il blitz è iniziato intorno alle ore 10.15 ed è terminato verso le 15. Dopo aver dispiegato tende, alcuni manifestanti incatenati hanno chiesto con forza un colloquio con una delegazione della Regione Lazio. Protagonisti gli occupanti dell'ex istituto San Michele di via Casale de Merode, Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (Ipab): “C’è un progetto di recupero fermo dal 2014, quegli stabili devono essere riconvertiti a casa popolare”, le parole del portavoce Cristiano Armati a Repubblica.

“Il secondo piano era pieno di polizia, mentre dall'androne sentivamo gridare, avevano anche i megafoni e ci siamo spaventati moltissimo perché non sapevamo chi fossero e cosa volessero fare”, il racconto di una dipendente su quelle cinque ore di tensione. Un grande trambusto, seguito dall’intervento degli agenti di polizia in tenuta antisommossa. Con il passare delle ore la situazione si è tranquillizzata e le autorità hanno permesso l’entrata e l’uscita degli impiegati dalla sede della Regione Lazio.

Come confermato dal Messaggero, nel blitz erano presenti anche persone che partecipano a occupazioni in altre zone della Capitale. Una volta rientrato l’allarme una delegazione di antagonisti è stata ricevuta dai rappresentanti della Regione Lazio, l’assessore alla casa Massimiliano Valeriani e il capo di gabinetto Andrea Napoletano.

È stato “confermato l'impegno nel monitoraggio della riqualificazione delle tre palazzine site in via Casale de Merode e contestualmente ha aggiornato il cronoprogramma con le prossime iniziative che verranno assunte”, ha fatto sapere la Regione.

Ma non è tutto: la Digos ha identificato 18 persone. Saranno denunciate per invasione di terreni e occupazione di edifici, nonché per violenza privata, reati aggravati dal concorso di più di 10 persone.

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