Atto di terrorismo con esplosivo. È questo il reato ipotizzato dalla Procura di Roma che ha aperto un'indagine in merito alla bomba carta che è esplosa davanti alla sede degli Irriducibili della Lazio in via Amulio, nel quartiere Appio Tuscolano.
Il Titolare dell'indagine aperta contro ignoti dopo l'arrivo dell'informativa della Digos, è il pm Eugenio Albamonte. I fatti risalgono a lunedì scorso quando, verso le quattro di notte, lo scoppio di una bomba ha danneggiato la saracinesca del gruppo di tifosi laziali più importante della Curva Nord. Fortunatamente, data l'ora tarda, non ci sono stati feriti e gli agenti del commissariato Appio stanno già visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza. La scientifica ha, intanto, appurato che si trattava di una bomba carta. Secondo gli inquirenti, scrive Romatoday, l'attentato non avrebbe nulla a che fare con la partito Lazio-Atalanta vinta dai nerazzurri poche ore prima ma sarebbe di natura politica.
Potrebbe essere una risposta allo striscione pro Mussolini che i tifosi laziali esposero il 24 aprile a Milano a piazzale Loreto ma non si esclude neppure che gli autori dell'attentato possano essere i tifosi romanisti o bergamaschi vicini alla sinistra.
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