Roma pullula di campi nomadi, formali e informali, e di micro insediamenti sparsi per tutta la città. E il Campidoglio che fa? Anziché ammettere il fallimento del piano per il superamento dei campi, dà la colpa al vicepremier Matteo Salvini.
Michela Micheli, a capo dell'Ufficio speciale Rom, Sinti e Caminanti fino allo scorso aprile, nella sua relazione di febbraio sullo stato di attuazione del piano rom nel campo de La Barbuta, ha attaccato pesantemente il decreto Sicurezza voluto dal ministro dell'Interno. Secondo la dirigente del Comune di Roma le 109 persone che vivono nel campo che sorge vicino a Ciampino, si legge su Romatoday, non rientreranno nel piano di chiusura dell'insediamento a causa del decreto del Viminale. I rom saranno privi del permesso di soggiorno per motivi umanitari e, quindi, irregolari. A loro"Roma Capitale non potrà più fornire assistenza e ospitalità", dice la Micheli che attribuisce al decreto il fallimento del piano di superamento dei campi avviato due anni fa da Virginia Raggi. I documenti di soggiorno sono indispensabili, spiega la dirigente, per avviare le misure di inclusione lavorative o abitative. "L'ente ha tentato tutte le strade possibili - si legge nella relazione - compreso l'accompagno presso l'ufficio stranieri di via Patini, ma in assenza di un accordo dell'amministrazione capitolina con la questura di Roma non si sta raggiungendo l'obiettivo dell'ottenimento di un documento". Molti abitanti dei campi erano stati dotati del permesso di soggiorno per motivi umanitari in quanto provengono dall'ex Jugoslavia. Ora tale permesso non è più rinnovabile ed "entro la fine del mese di agosto -si legge ancora nella nota dalla dottoressa Micheli - alla scadenza di quasi tutti i permessi vigenti, saranno presenti nel campo 109 persone totalmente irregolari sul territorio italiano".
Ma il problema, secondo il Comune di Roma, non riguarda solo il campo de La Barbuta ma anche tutti gli altri e ciò"potrebbe portare inevitabili ripercussioni su tutto il sistema di ospitalità nei campi, anche considerando che questi cittadini non avranno più una copertura sanitaria, la possibilità di lavorare e di prendere in locazione un appartamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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