La Domus Pacis e la Domus Mariae, gli hotel benedetti da Papa Pio XII che un tempo ospitavano i pellegrini e i religiosi che venivano a Roma a visitare i luoghi sacri, hanno omesso di versare la tassa di soggiorno al Campidoglio, che tutti i turisti devono obbligatoriamente pagare. Per questo motivo la Corte dei Conti del Lazio ha condannato gli ex gestori delle due strutture di proprietà dell'Azione cattolica italiana, la società fallita Torre Rossa srl, che amministrava l'ex Domus Pacis, a versare 377.932 euro nelle casse del Comune di Roma. Andrea Maria Mestriner, in qualità di legale rappresentante della società, è stato condannato a versare l'importo di 113.379 euro.
In mano ai privati
Le due strutture ricettive dell'Azione cattolica italiana negli anni erano state date in gestione a dei privati che le avevano trasformate, una nell'hotel ‘The Church Village’ di via di Torre Rossa, in zona Aurelio, l’altra nell'hotel ‘The Church Palace’ di via Aurelia, a ridosso di Villa Carpegna. L’indagine svolta dal pubblico ministero Francesco Vitiello avrebbe però rivelato che mancano le tasse di soggiorno riscosse dall'hotel ‘The Church Village’ dal 17 luglio 2015 al 21 maggio del 2019, del valore di oltre 377mila euro. Mestriner aveva provato a difendersi durante il processo asserendo che la sua attività si occupava solo della manutenzione della struttura alberghiera, senza che avesse potere di gestione, controllo e amministrazione, aggiungendo che questa funzione era coerente con “l'attività da lui svolta per 25 anni nell'ambito del rapporto di lavoro con il Governatorato dello Stato Città del Vaticano”. Aveva poi detto di essere venuto a conoscenza delle violazioni contabili solo nell’aprile 2018, in seguito al sopralluogo effettuato dalla Polizia locale di Roma che portò al sequestro penale della documentazione in relazione al reato di peculato.
Per anni nessuna tassa di soggiorno versata
La Procura della Corte dei conti del Lazio ha citato in giudizio Mestriner anche in qualità di rappresentante legale di Palazzo Carpegna srl, parte dello stesso gruppo imprenditoriale di Torre Rossa srl, con capofila la società The Church Resort srl. Non sarebbero state versate le tasse di soggiorno dal 2015 al 2017 relative ai turisti delle due strutture. Nel novembre del 2018 i dipendenti dell'albergo sono rimasti a casa senza lavoro da un giorno all’altro.
A maggio 2020 è arrivato il gruppo TH Resorts, partecipato al 46% da Cassa depositi e prestiti, che ha preso in gestione per 15 anni il ‘The Church Palace’, che è poi tornato a chiamarsi ‘Domus Mariae’. Per quanto riguarda invece il ‘The Church Village’, non c’è stato nulla da fare, risulta essere chiuso e abbandonato a se stesso.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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