Potrebbe esserci un collegamento tra l'incendio avvenuto alla Pecora Elettrica (nota libreria di Roma di stampo "antifascista") e l'attentato avvenuto ai danni di un locale vicino lo scorso 9 ottobre. Tra le ipotesi figura quella di una possibile ritorsione da parte dei pusher, in quanto i due edifici avrebbero in qualche modo disturbato le attività di spaccio nel parco adiacente. Il ministro Dario Franceschini ha dichiarato: "Il governo si impegna perché non accada mai più".
La Pecora Elettrica ha sede presso il quartiere Centocelle. Quasi un mese fa, una pizzeria antistante il locale subì un attacco analogo. Nel caso della libreria, le fiamme sono esplose la mattina del 6 novembre 2019 intorno ale 3:00. L'incendio appiccato ha danneggiato gravemente gli interni della libreria. Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Gli opportuni controlli hanno rilevato presenza di liquido infiammabile nei locali. Il locale avrebbe dovuto riaprire le attività il 7 novembre, dopo un precedente attentato avvenuto lo scorso 25 aprile. Le indagini proseguono.
Intanto sui social non si fermano i post e i messaggi di solidarietà nei confronti dei proprietari della Pecora Elettrica. Per le 19:00 del 6 novembre è stata convocata una passeggiata di "autodifesa" che partirà da piazza dei Mirti. Intervistato a Repubblica, Gianluca Peciola di Movimento Civico Roma ha descritto il secondo incendio alla Pecora Elettrica come "un fatto straordinario che fa arrabbiare e che fa tremare le vene ai polsi". Peciola ha poi proseguito: "Un'attività sociale, culturale ed economica di questo quartiere è stata incendiata per l'ennesima volta, non è l'unico episodio. È incredibile avvengano queste cose a Roma ... Se fossi nei panni della sindaca, io mi precipiterei qui a manifestare solidarietà perché quello che è successo ha veramente dell'incredibile".
Valerio Pasqualucci è il titolare della Pizzeria Cento55, che ha subito un incendio doloso il 9 ottobre scorso. Il giovane ha commentato: "La situazione qui è sempre più imbarazzante, siamo stati lasciati da soli al nostro destino. Non c'è nessuno che ci tutela quotidianamente. Non c'è nessuna sicurezza, come nel caso di Antonio ed Alessandra, i ragazzi della Pecora Elettrica. Siamo preoccupati di quello che potrebbe succedere in seguito a noi, ma anche ad altre persone che vivono qui".
Valerio ha aggiunto: "Qui abbiamo tutti delle famiglie, delle persone care ... Spero nell'intervento da parte dello stato, del comune, del sindaco, di qualcuno che possa fare qualcosa. La notte qui è tutto spento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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