L'allarme dei medici: "Roma è troppo buia, rischio incidenti e infortuni"

Il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo), Antonio Magi, mette in guardia: "La Capitale è troppo buia, rischi per la salute di pedoni e automobilisti"

L'allarme dei medici: "Roma è troppo buia, rischio incidenti e infortuni"

A minacciare la salute dei romani non ci sono soltanto i livelli di Pm10 che non accennano a diminuire nonostante il blocco delle auto diesel, ma anche la scarsa illuminazione in moltissimi quartieri della Capitale, che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini. A farlo notare è Antonio Magi, il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) che fa notare come l’oscurità in cui piombano molte vie della Capitale a causa dei lampioni rotti o coperti dalla vegetazione, costituisca un pericolo per pedoni e automobilisti.

"Si moltiplicano i rischi di incidenti, come quello di Ponte Milvio che è costato la morte a due ragazze di 16 anni, ma anche di cadute e infortuni sulle strade e sui marciapiedi, che purtroppo non sono sempre in buone condizioni", denuncia in un’intervista con l’agenzia di stampa Adnkronos. Il problema della scarsa illuminazione delle strade, "anche quelle principali", si rivela un problema non da poco, soprattutto per gli over 70.

"Il buio impedisce di vedere buche, avvallamenti e radici – osserva Magi - e le persone anziane rischiano di inciampare e cadere". "Poi c'è il pericolo di incidenti stradali e investimenti – aggiunge - abbiamo iniziato a riflettere su questo problema proprio in seguito al drammatico incidente di Ponte Milvio: mia figlia quella sera passava in zona e non si vedeva nulla, una situazione che si complica ancora di più con la pioggia". Il presidente dell’Ordine dei medici non ha dubbi: "Per la sicurezza dei cittadini occorre intervenire".

E si accoda alle polemiche di questi giorni sul blocco dei diesel. Che finora, del resto, non è servito ad abbassare i livelli di polveri sottili, ancora superiori ai 50 microgrammi in ben 11 centraline su 13. "Non sono un esperto – afferma - ma avrei bloccato le auto inquinanti e non gli eco-diesel". "Ora aspettiamo la pioggia - prosegue - ma è fondamentale provvedere al più presto alla raccolta delle foglie, non solo per il fatto che su di esse si depositano le polveri, ma anche perché con la pioggia si ottureranno i tombini e la città si allagherà".

Insomma, il nodo è sempre quello della manutenzione che spesso, sia che si tratti di illuminazione, che di caditoie ostruite, è assente. A condividere la preoccupazione del presidente Magi è anche Luisa Regimenti, eurodeputata leghista e responsabile regionale della Sanità nel Lazio per il partito di Matteo Salvini.

"La Capitale, che si circoli a piedi o in auto, sta diventando sempre più rischiosa, perché le strade sono buie e le insidie non mancano, tra buche, alberi pericolanti, radici che fuoriescono dal manto stradale, segnaletica orizzontale e verticale spesso invisibile - commenta - di notte, molti incroci sono poco illuminati". E così, attacca, "l'incapacità gestionale del sindaco Raggi rischia di trasformare Roma in un costo sociale e sanitario inaccettabile".

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