"Love for stupro", scritte choc in un parco giochi di Roma

In un'area giochi di Serpentara, nel quadrante nord-est della Capitale, sono apparsi dei graffiti che istigano allo stupro dei minori. Immediata la reazione degli esponenti di Fratelli d'Italia che hanno provveduto a cancellarli

"Love for stupro", scritte choc in un parco giochi di Roma

Scritte pedopornografiche sulle giostre del parco giochi. È una scoperta choc quella fatta da un gruppo di mamme habitué del parco delle Magnolie.

In questa piccola area verde che si trova a nord-est della Capitale, infatti, sono apparsi nottetempo dei graffiti che inneggiano alla pedofilia e istigano ad abusare dei minori. Roba da far accapponare la pelle. Frasi come: “Io da grande voglio stuprare i bambini”. Ma anche: “W la f… delle bambine” e “Love for stupro. E pensare che, fino a ieri, quel parchetto era considerato “un’oasi nel deserto”. Era un esempio concreto di come la buona volontà e l’impegno dei cittadini possano fare la differenza. Nel 2011 il parco delle Magnolie era stato letteralmente strappato al degrado circostante e recintato proprio dal Comitato di quartiere Serpentara che lo aveva così “adottato” . Negli anni se ne è sempre preso cura e lo ha reso quel luogo pulito e sicuro dove i bimbi della zona potevano giocare. Queso fino a quando non è finito nel mirino dei vandali.

Nel giro di poche ore le foto dei graffiti sono circolate sui social network e sono arrivate all’orecchio di Giordana Petrella e Manuel Bartolomeo, rispettivamente consigliera del III Municipio ed esponente locale di Fratelli d’Italia. “Ci siamo subito precipitati al parco con un solvente e degli stracci e, per fortuna, siamo riusciti a cancellare quei murales indegni”, raccontano. Purtroppo però non è la prima volta che accade. “Scritte del genere – spiegano – sono apparse anche nelle aree giochi di Cinquina e Talenti”. Insomma, sembra che a Montesacro ci sia qualcuno che sistematicamente viola gli spazi dedicati ai più piccoli in questa maniera. Ed è per questo che i due chiedono che venga installato un sistema di video sorveglianza nelle aree giochi della zona “per contrastare quello che sta assumendo le sembianze di un vero e proprio fenomeno”.

“Non pensiamo si tratti di minacce reali – chiariscono – ma dell’azione di qualche provocatore che evidentemente non ha nulla di meglio da fare. Tuttavia – concludono – il comportamento di chi propaganda a qualsiasi titolo messaggi di violenza contro i più piccoli va assolutamente scoraggiato e punito”.

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