Prima le urla, poi gli insulti e da ultimo il lancio di un piatto in porcellana che ha finito per ferire una ragazzina di 11 anni intenta a consumare il pranzo.
Si è letteralmente scatenato un putiferio all'interno dell'area ristorante del negozio Ikea di via Agnina, alla periferia di Roma. Il motivo? Questione di precedenza in fila alla casse. Per quanto assurdo e folle possa sembrare, è bastato un futile motivo a dare luogo ad un violento scontro verbale tra alcuni clienti - due, per l'esattezza - che si trovavano nel punto vendita del colosso svedese. E ci è mancato davvero poco che l'alterco non degenerasse in tragedia.
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il litigio si sarebbe consumato tra alcune persone in età avanzata verso le ore 13 di domenica 12 gennaio. Come da consuetudine del fine settimana, il magazzino era molto affollato, con una ressa evidente nella zona del self-service all'interno del ristorante. Così, due clienti hanno cominciato a battibeccare: dapprima pungolandosi davanti al bancone del salmone poi, in prossimità delle casse per la precedenza in fila. La moglie anziana di uno dei litiganti, in maniera del tutto inaspettata e alla presenza di numerose famiglie che erano già sedute ai tavoli, ha afferrato un piatto in piatto in porcellana con l'intento di colpire il rivale del coniuge. Ma ha sbagliato mira finendo per mandare in frantumi la stoviglia sul pavimento. E le schegge della porcellana hanno colpito e ferito alla caviglia una ragazzina di 11 anni completamente estranea alla vicenda. Per fortuna, l'entità del taglio non è stata tale da richiedere l'intervento dei soccorsi sanitari - la giovane vittima è stata medicata dal personale medico in servizio nel punto vendita – ma nel giro di pochi secondi è esploso il caos totale.
Data la concitazione del momento, nel magazzino Ikea sono intervenuti sia gli addetti alla sicurezza dello store che i carabinieri della tenenza di Ciampino. Così, mentre la piccola veniva condotta in infermeria per le cure, i militari dell'Arma mettevano a verbale le testimonianze degli astanti nel tentativo di ricostruire la dinamica esatta dell'incidente.
Intanto, il personale del punto vendita provava a ripristinare l'ordine tra decine di curiosi che si sono riversi nel ristorante. Insomma, una vera e propria baraonda. Quanto alla "lanciatrice" del piatto, invece, rischia una denuncia per lesioni aggravate se i genitori della ragazzina decideranno di formalizzare l'atto.
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