È solo l’ultima azione in contropiede di una partita a tratti noiosa, ma che infiamma tra le strade di Roma ormai da mesi. Si tratta del braccio di ferro esistente tra la sindaca, Virginia Raggi, e il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sul caso rifiuti. Non ci sarebbe nulla di male in un composto confronto tra partiti rivali. Eppure, in questo caso, il confronto si estende inevitabilmente a livello nazionale, ora che Raggi e Zingaretti si possono definire alleati di governo. E in questo caso l’accordo di maggioranza giallorosso non può che friggere di fronte ai fatti.
Prove di accordo, insomma, tra compari e allo stesso tempo animi congelati di fronte all’emergenza rifiuti in atto nella capitale. Si apre un nuovo capitolo della storia. E, come detto, il match tra le due forze di maggioranza è destinato a surriscaldarsi. Le frizioni tra la sindaca e il governatore non accennano ad attenuarsi.
Il fatto “nuovo” è che a Roma serve una discarica. Anche se la Raggi si dichiara totalmente contraria. E non potrebbe fare altro se si pensa al programma verde con cui si presentò alle elezioni per il Campidoglio nel 2016. Ma la realtà spesso è più stramba delle promesse fatte in campagna elettorale.
In questo momento a Roma non basta infatti il supporto di tutti gli impianti di trattamento regionali per mettersi al sicuro. Perché, se da una parte gli spazi messi a disposizione di Ama sono sovrabbondanti per mille tonnellate, tuttavia la municipalizzata capitolina ne ha bisogno del doppio nelle prossime tre settimane per potere spazzare via i cumuli di immondizia presenti nelle strade. E svuotare la fossa del tmb di Rocca Cencia per provvedere alla sua manutenzione.
Intanto anche i tecnici del ministero dell’Ambiente sembrano essere d’accordo con la strada tracciata dalla Regione. Mettendo con le spalle al muro la sindaca. Ieri nel corso di un incontro sullo stato di attuazione dell’ordinanza antiemergenza del governatore Zingaretti, hanno espresso la necessità di realizzazione un impianto per lo smaltimento, cosa che avrebbe mandato su tutte le furie il primo cittadino pentastellato.
Servirebbe dunque per i romani una nuova discarica di servizio. Secondo quando riportato dall’agenzia di stampa Dire, la necessità di realizzazione un impianto è inevitabile. Una decisione già prevista nel piano regionale rifiuti che sta per approdare nella commissione competente e poi in Aula entro l’inizio del prossimo anno. I tecnici del ministero quindi si esprimono a favore.
E la decisione per quanto impopolare sembra essere obbligata. Vi spieghiamo il motivo. Il primo gennaio chiuderà la discarica di Colleferro dove Roma sta ammassando la stragrande maggioranza degli scarti dei rifiuti trattati. Servirà un altro impianto. Virginia Raggi ha sempre rispedito al mittente l’ipotesi.
Non lo ha fatto invece il ministero guidato dal grillino, Sergio Costa. Che ha parlato di “sito di stoccaggio temporaneo”, evitando accuratamente la parola discarica. Ma che, di fatto, ha realizzato un meraviglioso assist all’alleato(?) dem.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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