Cartone e plastica nello stesso bidone: flop della differenziata a Roma

La denuncia degli operatori di Ama al Messaggero: "Costretti a conferire carta e plastica nei contenitori dell'indifferenziato perché non riusciamo a smaltire i rifiuti"

Cartone e plastica nello stesso bidone: flop della differenziata a Roma

Nel caos dell’emergenza rifiuti anche l’ecologia va a farsi benedire. Nella fretta di ripulire le strade dalla spazzatura che si accumula nei bidoni per colpa degli impianti assenti o che funzionano a mezzo servizio, gli impiegati dell’Ama sono costretti a conferire l’immondizia differenziata insieme agli altri scarti.

È quello che succede, ad esempio, con il benestare di alcuni dirigenti della municipalizzata dei rifiuti capitolina, al centro di trasferenza di Campo Boario dove gli operatori sono costretti ad ammassare carta e plastica nei bidoni dell’indifferenziato, vanificando gli sforzi di centinaia di migliaia di cittadini romani che ogni giorno si impegnano per l’ambiente. A raccogliere la denuncia degli addetti dell’azienda capitolina è Il Messaggero che racconta come l’operazione sia diventata ormai quasi una prassi. L’obiettivo primario, infatti, è liberare le strade dall’immondizia e farlo in fretta, con buona pace dell’ecologia.

Per questo motivo, proprio al fine di “non rallentare le operazioni di raccolta”, gli operatori vengono autorizzati dai piani alti ad ammucchiare carta, vetro e plastica in un unico contenitore, compromettendo così la possibilità di riciclo di ciascun materiale di scarto. Nel centro di Campo Boario ci sono sei bilici dedicati alla raccolta differenziata, uno per ogni materiale. Spesso però, per via della situazione di emergenza cronica, i contenitori non vengono svuotati. Il materiale via via si accumula e quindi, denunciano gli operatori, quando i container strabordano i responsabili sono costretti ad autorizzare il conferimento dei rifiuti, per esempio quelli raccolti in centro con il porta a porta, negli altri contenitori.

Il tutto viene poi trasportato nelle discariche e nei Tmb, dove si riciclerà ben poco. Forse anche per questo a Roma le percentuali della differenziata restano al palo. Secondo un report di Legambiente pubblicato nei giorni scorsi la quantità di rifiuti differenziati sarebbe scesa dal 44 al 43,9%. Numeri che però sono stati smentiti da Ama, che ha sbandierato, al contrario, un aumento del 2% della raccolta, sottolineando come questa rappresenti il 45,8% del totale. “Il dato di preconsuntivo relativo al solo periodo gennaio-settembre 2019 raggiunge il 46%”, sottolineano dall’azienda. Un numero che, secondo Ama, “testimonia il grande sforzo messo in campo da Roma Capitale per incrementare la quantità di materiali riciclabili pur in presenza delle note, considerevoli difficoltà sulle filiere del trattamento e nella certezza degli sbocchi di alcune tipologie di rifiuti”.

In questa guerra

dei decimali, però, il target del 70% fissato dal Campidoglio appare sempre più irraggiungibile, per giunta alla luce degli scandali nella raccolta porta a porta affidata alla Multiservizi, come quello scoperto da Le Iene.

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