Vittorio Sgarbi ha battuto un record: in meno di 24 ore è riuscito a proporsi come assessore alla Cultura del VI municipio di Roma, e poco dopo a dimettersi. Alla fine ha anche litigato con un suo alleato, Nicola Franco, il minisindaco neoeletto con il 61% delle preferenze.
Come riportato da Repubblica il deputato, e sindaco di Sutri, aveva inviato tramite un video il suo progetto per la periferia Est, da Torre Angela a Tor Bella Monaca. “Se avesse vinto Michetti avrei fatto l'assessore alla Cultura, ma accetto la sfida in VI municipio perché anche se si tratta solo di una porzione di Roma, queste periferie meritano di diventare un luogo in cui fare un'operazione sovversiva” aveva dichiarato Sgarbi nel video. Aggiungendo poi: “Chiamerò ad animare il teatro di Tor Bella Monaca il drammaturgo Moni Ovadia e i centri sociali. I writers e i pittori possono rivitalizzare zone degradate e pasoliniane”. Secondo quanto asserito dal sindaco di Sutri aveva anche già contattato Ovadia.
La risposta di Franco
Sgarbi avrebbe anche reclutato per l’occasione l’architetto e senatore a vita Renzo Piano “che conosco da anni e che ritiene sia inutile costruire in Centro, bisogna restaurare la cattiva urbanistica”. Sgarbi ha quindi definito il suo progetto sovversivo che mira, come lui stesso ha dichiarato, “a rendere gaia la Torre, bella la Torre Monaca, angelica la Torre Angela”.
Passano pochi minuti ed ecco arrivare la risposta del suo caro amico, così lo aveva definito, Franco. Il presidente del VI municipio, che sembra però volerci andare cauto, ha infatti spiegato: “Sgarbi ha dato la sua disponibilità a fare l'assessore, io sarei felicissimo, è un nome splendente che potrebbe illuminare questo territorio, sarebbe una grande opportunità. Sulla fattibilità però attenderei, devo ancora parlare con la coalizione e più che altro capire come i suoi impegni di parlamentare, sindaco di Sutri, personaggio televisivo con il ruolo di assessore. Il nostro è un Municipio particolare che ha bisogno di un impegno h24”.
Ed ecco le dimissioni di Sgarbi
Risposta che non sembra proprio essere piaciuta a Sgarbi che, contattato dal quotidiano La Repubblica, non le ha certo mandate a dire. Ha definito inaccettabile il fatto che Franco abbia fatto finta di non sapere nulla perché, come ha asserito lui stesso:“La proposta non è partita da me, ma da Franco, le cui parole mi hanno fatto girare le scatole”.
Da lì a poco ecco arrivare le dimissioni: “Franco ha detto che per poter fare una scelta che superasse le ambizioni degli altri partiti dovevo dire che ero disponibile. Si sono parlati i nostri staff e io con il video ho fatto quanto mi è stato chiesto. Da questo momento ha già le mie dimissioni sul tavolo”. Capitolo chiuso. Forse.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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