Il fondatore dell’Opera Don Giustino a Roma vittima per le sue battaglie contro la mafia romana. Nei giorni scorsi in un comune della sua provincia di origine, il Salento, scritta sui muri in occasione della sua partecipazione ad un dibattito su antimafia sociale e questa notte il gesto estremo: spari sulla sua auto nel paese di Specchia (Lecce). Svegliatosi proprio nella sua terra, ed a centinaia di chilometri di distanza dalla capitale, un altro violento avvertimento a colui che, in nome della fede, ha intrapreso una militanza anti mafia sul territorio in cui è ecclesiasticamente impegnato. Un impegno contro la perversione delle mafie attraverso un’azione sociale di rieducazione contro la criminalità organizzata. La sua auto era parcheggiata in una strada del suo comune di origine, appunto Specchia a circa 50 km dal capoluogo salentino, strada chiusa al traffico e quindi pedonale.
Massimo riserbò da parte degli inquirenti sui possibili responsabili e sulla matrice dell’attentato intimidatorio. In occasione delle minacce scritte in arabo sui muri del Salento aveva avuto già avuto modo di dichiarare ai microfoni della Rai : “nessun bavaglio a costo della vita”, questa notte la risposta al suo reagire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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