RomaEuropa torna con 43 spettacoli: apertura alla rete e alle contaminazioni

Si intitola «All that we can do» la nuova edizione della rassegna che torna nella capitale dal 26 settembre al 25 novembre con un fitto calendario. Danza, musica e arte con 5 prime assolute, una europea e 9 italiane

Europa, Asia, America, Oceania, Africa si incontrano sui palcoscenici del 27° Romaeuropa Festival diretto da Fabrizio Grifasi in una partitura fatta di danza, teatro, musica, cinema, incontri con gli artisti, arti visive e sfide tecnologiche. Una grande orchestrazione con 43 spettacoli proposti dalla Fondazione Romaeuropa in partnership con Telecom Italia e con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali, Comune di Roma, Regione Lazio, Provincia di Romai e di Goethe Institut, Ambasciata del Portogallo, Ambasciata di Israele, Istituto Cervantes, Istituto Svizzero.
«All that we can do», tutto quello che noi possiamo fare, è l'invito che il Romaeuropa Festival rivolge quest'anno al suo pubblico, sensibile all'urgenza della creazione artistica protagonista di una società che cambia: 9 prime italiane, una prima europea e 5 prime assolute -in programma dal 26 settembre al 25 novembre in 8 luoghi della città (Opificio Telecom Italia, Teatro Argentina, Palladium Università Roma Tre, Teatro Eliseo, Auditorium Conciliazione, Teatro Vascello, Auditorium Parco della Musica, Brancaleone). Tra gli appuntamenti, l'apertura al teatro Argentina affidata al danzatore del Bangladesh Akram Khan, il «Refuse the hour» di William Kentridge, un lungo omaggio a John Cage nel centenario della nascita e nel ventennale della morte, e uno per i settantacinque anni di Philip Glass e il ritorno dopo 20 anni della Batsheva, la più grande compagnia israeliana di danza. Da sempre sensibile all'innovazione Romaeuropa trova il suo fulcro tecnologico in due iniziative rivolte al futuro: «Metamondi», un festival nel Festival ideato con Telecom Italia che consente al pubblico del web di assistere a 4 spettacoli in streaming live e on demand su telecomitalia.com aprendo i teatri a moderne forme di interazione e portando gli spettatori, grazie anche ai social network, a diretto contatto con i protagonisti: Akram Khan, Bill T Jones, Masbedo e William Kentridge. «Digital Life 2012», dove gli artisti della scena trasmigrano negli spazi espositivi e gli artisti visivi invadono i palcoscenici. Ventonove installazioni all'insegna di arte e tecnologia, in scena dal 15 novembre alla Ex GIL di Trastevere, al MACRO Testaccio e all'Opificio Telecom Italia.
Akram Khan inaugura Romaeuropa 2012 il 26 settembre al Teatro Argentina con il suo nuovo spettacolo «Desh» (parte della rassegna Metamondi).

È la conferma del vitale rapporto coproduttivo con il Teatro di Roma iniziato nel 2011, e che quest'anno vedrà sullo storico palcoscenico romano «Refuse the hour» di William Kentridge (anche in Metamondi), con la danzatrice sudafricana Dada Masilo, e «Birds with skymirrors» del coreografo samoano Lemi Ponifasio e infine «Quicksand», scrittura a più voci di quattro drammaturghi Gian Maria Cervo, Marius von Mayerburg, Albert Ostermaier, Rafael Spregelburd, che affrontano insieme il tema, spinoso, del rapporto tra sicurezza e libertà degli individui.

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