Rossi, Stoner e «Il sorpasso» Ma l’incognita resta Lorenzo

Laguna SecaIl sorpasso. Per gli organizzatori del Gp degli Stati Uniti, non c'è dubbio: quello effettuato l'anno scorso al «Cavatappi» da Valentino Rossi su Casey Stoner, con le ruote della sua Yamaha nella terra, non è stato un sorpasso qualunque, ma «il Sorpasso», tanto da diventare il manifesto di presentazione della gara. Una manovra, però, che secondo Casey Stoner non vedremo più quest'anno, e non solo perché il pilota della Ducati continua a soffrire di misteriosi dolori, e lo rendono meno competitivo.
«Una cosa del genere non si ripeterà più - tuona l'australiano -: magari il risultato finale sarà lo stesso del 2008 (Rossi primo, Stoner secondo, ndr) ma non ci sarà un’altra gara come quella, perché da allora ho cambiato mentalità e strategia».
Secondo Casey, quel sorpasso fu una manovra scorretta, ma Valentino rimanda le accuse al mittente.
«Non ho mai capito questo discorso di Stoner - dice Rossi -, non ha mai spiegato quale sia stata la manovra fuori dal regolamento. In realtà, l'anno scorso ero un po' più lento e per non farlo scappare dovevo rimanergli davanti in tutte le maniere. Direi che ci riuscii perfettamente».
Rispetto al 2008, la situazione è ribaltata: allora, Stoner era reduce da tre vittorie consecutive e un altro successo gli avrebbe consentito di avvicinare pericolosamente in classifica Rossi, mentre adesso è Valentino ad arrivare da due vittorie di fila, tra cui la storica numero 100 di Assen, celebrata con un meraviglioso poster di 25 metri che la Dorna, la società che organizza il motomondiale, ha voluto portare anche a Laguna Seca, come icona del motociclismo moderno. Un altro trionfo consentirebbe a Rossi di andare in fuga in un campionato equilibratissimo. Jorge Lorenzo è in questo momento il rivale più pericoloso, e non solo perché è più vicino in classifica. Nella sua carriera, Valentino non era mai stato tanto impegnato da un compagno di squadra, così forte, al di là dei suoi 22 anni, da essere già pronto per il titolo, tanto considerato all'interno del paddock che la Honda gli ha fatto una mega offerta per la prossima stagione.
«Il mio obiettivo è lavorare per arrivare un giorno a conquistare il titolo della MotoGp», continua a ripetere professando modestia. I due, è noto, sono divisi da un muro dentro al box Yamaha: si rispettano, ma non si amano, consci entrambi di avere a che fare con un rivale di grande valore.
«Credo che Rossi dia fastidio prendere paga da un ragazzo di 22 anni» ripete spesso Jorge, che dopo aver preso botte a ripetizione nel 2008 per una serie incredibile di cadute, è riuscito a fare quest'anno un netto salto di qualità. Adesso, Lorenzo, due titoli mondiali con l'Aprilia 250, si trova di fronte a una scelta importante: cedere alle lusinghe della Honda o rimanere in Yamaha? Accettando l'offerta della Hrc, lo spagnolo diventerebbe il numero uno indiscusso all'interno di un team, però, che nelle ultime stagioni è allo sbando, con grandi problemi tecnici e gestionali, tanto che da oltre un anno un pilota Honda non riesce a salire sul gradino più alto del podio. Rimanendo in Yamaha, però, Jorge continuerebbe a essere considerato il numero due, perlomeno finché Rossi continuerà a correre, e questo fatto gli dà sicuramente fastidio.

I movimenti per il 2010 sono iniziati da tempo, ma difficilmente ci saranno stravolgimenti, a meno che, appunto, Lorenzo non decida di fare il grande salto: in questo caso, Pedrosa andrebbe probabilmente in Suzuki, assieme a Capirossi. Dovizioso dovrebbe rimanere alla Hrc, mentre Melandri sta trattando per tornare alla Honda del team di Fausto Gresini, assieme al neo acquisto Marco Simoncelli.

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