Rubano gioielli per 30mila euro In manette due colf romene

Le donne lavoravano nella casa di un pensionato di Rozzano: i monili erano della moglie morta 4 anni fa

Sabato scorso erano stati espulsi dal campo di via Triboniano, insieme ad altre sei loro connazionali, per non aver rispettato il «Patto di legalità» stabilito con il Comune. Dopo appena 5 giorni tre uomini e due donne appartenenti a questo gruppo sono stati arrestati e portati a San Vittore dai carabinieri della compagnia di Corsico per ricettazione: le due «signore» infatti avevano appena ripulito l’abitazione del pensionato di Rozzano per il quale, da un paio di mesi, facevano le colf.
Del resto mercoledì sera i militari della stazione di Pieve Emanuele, appostati sulla strada che porta alla frazione di Fizzonasco, non potevano soprassedere, evitare di fermarli per un controllo. «Un Mercedes 500 con a bordo quelle cinque facce da zingari, beh, dava decisamente nell’occhio!» ammettono loro stessi con una certa ironia.
Di certo non immaginavano di trovare sulla vistosa vettura, oltre al folkloristico gruppetto di rom, 30mila euro di gioielli (ben 53 monili tra anelli, bracciali e collane) appena rubati dall’abitazione di un pensionato di 66 anni di Rozzano, Giovanni D. Quest’ultimo, quasi contemporaneamente al controllo di Fizzonasco, era andato a sporgere denuncia ai militari di Rozzano. E aveva più di un sospetto: a svuotargli l’abitazione erano state «quelle due ....!» aveva dichiarato un po’contrariato mentre si trovava in caserma.
«Quelle due» sono Claudia P., 27 anni, romena con precedenti e l’amica Marinela P., 18enne, sua parente e connazionale. Mercoledì pomeriggio, approfittando di un momento di assenza del pensionato, le due donne avevano cercato in cassetti e nascondigli vari, per scovare tutto l’oro appartenente alla moglie del poveretto, morta 4 anni fa, comprese le fedi nuziali con incisi i nomi della coppia.
Quindi se l’erano svignata in compagnia di altri tre rom, tutti pregiudicati: Ionel P., 33 anni, Ionica T., 26 anni e al 21enne Laurentiu I.P.


La notizia del ritrovamento dei gioielli, di cui i rom non sapevano spiegare la provenienza (i tre uomini si sono mostrati molto stupiti dinanzi al ritrovamento della refurtiva, giurando ai carabinieri di non sapere nulla dei monili che le due donne tenevano nelle loro borsette) è stata immediatamente diffusa nelle varie compagnie di militari della zona. E le iniziali delle fedi hanno facilitato l’individuazione del legittimo proprietario.

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