Il sindaco Pd di Bologna Luca Lepore ha deciso di esporre la bandiera della Palestina sulla sede del Comune e Beppe Sala - pur lasciando la scelta al Consiglio - apre, incassando critiche dalla comunità ebraica, Forza Italia e dal consigliere di Azione Daniele Nahum che ha promosso un mese fa un presidio contro l'antisemitismo. «Palazzo Marino - premette il sindaco - è la casa dell'amministrazione, in generale il dibattito» su bandiere o striscioni da esporre «è a livello di Consiglio. Se ne vogliono discutere, e se la discussione, al di là dell'esposizione, serve anche per fare il punto del tipo di posizionamento politico che deve prendere la nostra città, può essere utile». Ovviamente, aggiunge subito, «io ho le mie idee. Leggere che ci saranno ancora 7 mesi di guerra fa venire i brividi perchè ad oggi i morti palestinesi sono 36mila, figuriamoci dopo. Ma soprattutto bisogna partire dal presupposto che i palestinesi hanno bisogno di avere un loro territorio, e io sono tra quelli che pensano che lo Stato palestinese vada riconosciuto». Ed «è impensabile che l'Europa non prenda una posizione unanime. Nessuno ne parla, se non con iniziative che sembrano più simboliche che altro come quella della Spagna, dell'Irlanda». Fra altri 7 mesi «da cosa si ricostruirà? Solo dalle macerie? Il popolo palestinese è stretto in una morsa tra l'oppressione di Hamas e la furia del primo ministro israeliano Netanyahu. Questa è la verità storica». Dopodichè aggiunge Sala, «è chiaro che andiamo a votare, siamo attenti su quanto prenderanno FdI o Pd, ma ci sfugge la necessità che l'Europa diventi non solo un meccanismo economico-finanziario ma una via per indirizzare delle politiche comuni. Questo è il primo terreno su cui esercitarsi».
Una linea che provoca l'ennesima frattura con la Comunità ebraica. Davide Romano, direttore del Museo della Brigata, ricorda che in questi giorni «sono arrivati applausi alle manifestazioni universitarie pro Pal in tutto il mondo da Hezbollah, Isis, Hamas. Se questo non fa venire il dubbio a questi signori di essere degli utili idioti di questi gruppi terroristici abbiamo un grosso problema». Anche perchè, aggiunge, «se la proposta fosse di mettere la bandiera palestinese insieme a quella israeliana già la cosa prenderebbe un altro significato di pace, convivenza, dialogo. Purtroppo gli slogan che sentiamo quotidianamente sono molto chiari: Israele deve essere cancellato. Se non si vuole strizzare l'occhio ad Al Quaeda o ad Hamas si mettano le due bandiere altrimenti è populismo, demagogia che confina con l'antisemitismo». Contrario anche ai due vessilli e«contrarissimo» al gesto di Lepore a Bologna e all'ipotesi che Milano si accodi, è Nahum: «Sarebbe il giusto premio agli attentati del 7 Ottobre, un gesto che dimentica gli ostaggi. Anzi, chiederò di discutere finalmente la mozione della Lega che chiede di esporre lo striscione Liberate gli ostaggi». Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico ricorda al sindaco che «il riconoscimento dello Stato palestinese esula dalle competenze sue e dei consiglieri.
Ci sono colleghi Pd e Verdi che non riescono ad occuparsi degli innumerevoli problemi della città. L'unica via per fermare la guerra, che Fi e il vicepremier Tajani stanno perseguendo attraverso la diplomazia internazionale, è quella di Due popoli e due nazioni"».
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