Salisburgo, un «gioco» fra tradizione e arte contemporanea

La città di Mozart ha osato un esperimento ben riuscito: un percorso di sculture di artisti odierni che si mescola al Barocco

Dora Ravanelli

Cosa ci fanno 5 cetrioli in bronzo ad altezza d'uomo, i «Gurken», dell'artista Erwin Wurm, davanti alle ex scuderie, oggi sale per il prestigioso Festival musicale di Salisburgo? E, vicino, un blocco di cemento, «A.E.I.O.U.» di Anselm Kiefer, che contiene una scritta parietale, un dipinto e una libreria? E quel globo dorato alto 9 m, «Sphaera», con un omino in camicia sulla sommità, di Stephan Balkenhol sistemato in Kapitelplatz tra palazzi barocchi? E «Awilda», 5 m in marmo bianco, volto di donna caraibica, di Jaume Plensa, che sbuca nel cortile della facoltà di giurisprudenza dell'antica Università salisburghese?

Si potrebbe continuare così per 12 volte, 12 opere dirompenti in una realtà omogenea stilisticamente e ligia alle tradizioni, che creano un ponte tra passato e contemporaneità. Un «gioco» colto iniziato nel 2002 per iniziativa della Salzburg Foundation, che ha invitato ogni anno un artista di fama internazionale a eseguire un'opera interpretando lo spirito della città.

E' nato così il Percorso d'Arte Moderna, un modo diverso per esplorare la signorile patria di Mozart, presenza viva in Getreidegasse, l'arteria dello shopping, dove si visita la casa natale al n. 9: fuori, intonaco giallo con un curioso campanello a fili; dentro, documenti, ritratti, strumenti. Sulla riva opposta del fiume Salzach, in Makartpl. 8, la successiva residenza mozartiana. A vista, il Salzburger Marionettentheater (www.marionetten.at), nato nel 1913 a opera dello scultore Anton Aicher, ha in cartellone opere con marionette antiche, e non, intagliate in legno, vestiti e accessori cuciti a mano, curati in ogni dettaglio; foyer con vetrine che mostrano fondali e personaggi di storiche rappresentazioni («Il flauto magico», «Le nozze di Figaro» ancora Mozart!). A un passo, il castello e i giardini sei-settecenteschi Mirabell, dove 19 nani deformi posti tra le siepi, a sinistra del palazzo, sembrano anticipare forme scultoree moderne. Ed ecco, poco lontano sul lungofiume, «Spirit of Mozart» di Marina Abramovic, scultura in acciaio di 15 m: 8 sedie più 1 sulla sommità.

Risponde Brigitte Kowanz con «Beyond Recall», 4 cubi con superfici a specchio e luci al neon posti alle estremità del ponte Staatsbruecke.

Mozart aleggia nella sala sontuosa di Stifskeller St. Peter, nell'omonimo monastero, già citata nell'803. Vi si cena allietati da strumentisti e cantanti in costumi d'epoca, che eseguono suoi spartiti (www.mozart-dinner-concert-salzburg.com, 100 euro). Piaceri della gola e Mozart anche in pasticceria: i cioccolatini Mozartkugel - marzapane, nocciola, pistacchio, cioccolato amaro - sono solo quelli di Fuerst dal 1890, e fatti a mano ancora oggi.

Tradizionali i cappelli Collins Hut, come lo Zapf, in pelo di coniglio e pelle di castoro. Dal 1408 la famiglia Jahn-Markl lavora pelle di cervo creando capi per adulti, bambini e accessori. Antico e moderno insieme al DomQuartier, 15.000 mq in un unico percorso interno, creato nel 2014, che raccorda 5 capolavori in un arco temporale dal 500 al 700: la Residenza dei principi-arcivescovi cesellatori della potenza e dell'arte locali, la Quadreria, il Museo del Duomo, la Camera delle Meraviglie, il Museo di St. Peter.

Il recente Spielmuseum, museo del giocattolo, nel cortile del Buergerspital, offre giochi pedagogici interattivi, teatro, cinema. Di fronte, il negozio Sound of music World, è dedicato al film-cult «Tutti assieme appassionatament» girato a Salisburgo e dintorni nel 1964.

A dominio dello sperone aspro Moenchberg, ecco la Fortezza medievale omonima e, a contrasto in pochi metri, l'MdM, Museo d'Arte contemporanea, con il ristorante M32 (www.m32.at), terrazza sulla città, piatti creativi e sala realizzata da Matteo Thun: dal soffitto pendono 390 corna di cervo in un tripudio di viola e oro.

Appena fuori, «Sky-Space» di James Turrell, un cilindro ellittico con un oblò vista-cielo. Ristorante e ospitalità austriache tradizionali? Da Zwettler's, in Kaigasse 3, in una casa del 1516, e, a fianco, in una dimora del 1365, l'Hotel Weisse Taube (www.weissetaube.at).

Per maggiori Informazioni: Turismo Salisburgo: www.salzburg.info; www.austria.info.

Importante e piacevole novità per i turisti è il collegamento ferroviario notturno diretto da Mi, Ve, Bs, Fi, Bo e Roma per Salisburgo operato da OBB «Nightjet» (www.obb-italia.com, tel. 02.30415023; www.trenitalia.it, da 39 euro).

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