I Berliner Philharmoniker dicono addio al Festival di Pasqua di Salisburgo, lasciando, a partire dal 2013, orfana dell'orchestra la storica rassegna musicale fondata da Herbert von Karajan nel 1967. Con uno stringaton comunicato diffuso nell'infausta data di venerdì 13 la prestigiosa compagine diretta dal maestro inglese Simon Rattle ha annunciato che non si esibirà più al Festival di Pasqua. La nuova meta della prestigiosa orchestra sarà Baden-Baden. La rinomata località termale tedesca vanta infatti un festival che è famoso per il suo essere munifico con gli artisti.
I dissensi fra la città di Mozart - e che ospita l'estate il più famoso Festival musicale del mondo (con i Wiener Philharmoniker orchestra regina) - andavano avanti da mesi e si sa che l'orchestra stava prendendo seriamente di voltare le spalle a Salisburgo. I Berliner chiedevano di aumentare a quattro il numero delle recite e di ampliare il programma di musica da camera e le attività formative: richieste respinte dalla città. Adesso, non ancora ripresosi dal recente scandalo per truffa (l'ex responsabile del festival, Michael Dewitte, è accusato di uno storno di oltre due milioni di euro e per questo gli è subentrato l'inglese Peter Alward), il Festival di Pasqua si trova col cerino in mano, e rischia un inesorabile tramonto.
Quest'anno il Festival, famoso peraltro per i suoi prezzi esorbitanti, aveva in programma a Pasqua la «Salomè» di Richard Strauss. L'anno prossimo (31 marzo-9 aprile) ci sarà la «Carmen» di Georges Bizet con la regia di Stefan Herheim e con Magdalena Kozena, moglie di Rattle, nel ruolo protagonista, e il tenore tedesco, star del momento, Jonas Kaufmann in quello di Don Josè. Sul podio, Simon Rattle.
«Sono dispiaciuto della decisione e molto addolorato», è stato il commento di Alward, che comunque ha ringraziato l' orchestra «per la meravigliosa collaborazione».
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