Non è un pesce daprile. Dopo quasi un decennio di attese e di polemiche, la stazione-fantasma di Salone ieri è tornata a funzionare. In seguito allaccordo raggiunto fra Trenitalia e Regione, alcuni convogli della FR2 Roma-Tivoli si sono fermati ai binari. Dal 14 giugno, con lorario estivo, entrerà in vigore il servizio definitivo.
Rispetto a 10 anni fa, molte le novità. La stazione, rinnovata e tirata a lucido, è stata realizzata secondo lo standard di un servizio ferroviario metropolitano. Con marciapiedi lunghi 250 metri per facilitare laccesso ai treni, un tunnel sotto i binari e la ristrutturazione ex-novo di tutte le pensiline. Più o meno come le metropolitane. Linformazione al pubblico è garantita da un nuovo sistema di altoparlanti, con tele-indicatori e segnaletica. Anche lintero fabbricato è stato ristrutturato da cima a fondo. La stazione è a prova di vandali, scippatori, ladri. Tutta larea passeggeri è dotata di recinzioni di sicurezza, gli accessi sono azionati a distanza dal Posto centrale di controllo di Roma Termini. Un locale al piano terra è destinato al presidio fisso della polizia ferroviaria. A questultimo sono collegate ben 31 telecamere per la video sorveglianza, attive 24 ore su 24.
Per quanto riguarda i parcheggi, quello laterale più grande, con un centinaio di posti auto, sarà dato in gestione al Comune. Il piazzale davanti alla stazione, invece, sarà riservato ai mezzi pubblici del Cotral. Si chiude così una vicenda lunga quasi un decennio. La stazione, famosa per aver ospitato nel 1955 il grande Totò nel film «Destinazione Piovarolo», era stata chiusa nel 2001 per motivi di ordine pubblico. A causa delle continue scorrerie dei nomadi. Una sorta di Far-west. Dopo sei anni, però, la situazione era migliorata, le Ferrovie decidono di riaprire la stazione, e nellottobre 2007 iniziano i lavori. Tre milioni il costo. Lintervento si conclude a dicembre 2008. Ma ecco la beffa. La Regione dice che la fermata non interessa. Motivo? Mistero. A dicembre 2009 Trenitalia rinnova il contratto di servizio con la Regione, ma Salone sullorario non cè. Gli abitanti furibondi cominciano a tempestare di fax lassessore alla mobilità, Franco Dalia. Minacciano di rivolgersi alla Corte dei Conti, denunciano lo spreco di soldi. Alla fine, Dalia cede. Salone da domani riapre. Ancora un giorno, poi lincubo finirà per migliaia di pendolari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.