SaloneSatellite Shanghai, i giovani designer cinesi si ispirano alla tradizione per il contemporaneo

Premiati i progetti dei migliori creativi emergenti. I vincitori potranno partecipare all'edizione di Milano che si terrà nell’ambito del Salone del Mobile dal 17 al 22 aprile 2018. Ecco chi ha vinto

SaloneSatellite Shanghai, i giovani designer cinesi si ispirano alla tradizione per il contemporaneo

Giovani designer con i loro progetti, “firme” di creativi cinesi pronti a farsi conoscere e a interpretare i nuovi gusti e le tendenze del progetto alla seconda edizione del SaloneSatellite Shanghai che consente di staccare il biglietto d’invito per partecipare al SaloneSatellite di Milano che si terrà nell’ambito del Salone del Mobile.Milano dal 17 al 22 aprile 2018 iniziando così a farsi conoscere a livello internazionale nella più importante vetrina mondiale del settore. Tre i vincitori, una menzione speciale e 50 giovani in gara selezionati fra i migliori delle scuole, disposti a mettersi in gioco, arrivati da tutta la Cina con entusiasmo e determinazione perché il premio ideato da Marva Griffin - come sempre attenta regista della manifestazione - è di quelli che “pesano” e lanciano da vent’anni carriere importanti.

È stato lo Studio Tame di Shanghai ad aggiudicarsi il primo premio per la lampada Flux, un complemento d’arredo sofisticato e moderno che si richiama alla tradizione artigianale e artistica cinese con il diffusore di luce in seta e carta a forma di ventaglio. Il secondo premio è stato assegnato a Haoxuan Zhong di Bejing - Chaoyang che ha realizzato lo sgabello Patting ispirato a una tradizionale tecnica di assemblaggio manuale che non richiede l’utilizzo di particolare utensili: il kit di montaggio e smontaggio è estremamente semplice e funzionale. Xiaoqi Zhao, designer di Pechino, ha conquistato il terzo premio con la seduta Alone dalla forma accogliente e invitante che si richiama alla curvatura di una foglia.

Menzione speciale, infine per il lavoro di Yingyu Zhang di Hangzhou per Cetus, una particolare sedia-balena-inginocchiatoio che consente una corretta postura per il corpo ma anche per la mente la mente ed è anche il questo caso un omaggio alla cultura tradizionale che, come negli altri progetti, il filo conduttore del lavoro dei creativi.

A giudicere il progetti, oltre a Marva Griffin sono stati architetti italiani del calibro di Mario Bellini, Piero Lissoni, Giancarlo Tintori, oltre a Toshiyuki Kita, Steven Ma e sul fronte delle aziende Andrea Turri, Carlo Urbinati, Carola Bestetti, oltre a Wang Xu direttore editoriale di AD China, la professoressa Caterina Tiazzoldi, Patrizia Malfatti del Salone del Mobile.Milano.


Il design come richiamo alla pace e all'armonia nella vita di tutti giorni, in cinese Jia, il cui ideogramma è stato l’immagine simbolo del Salone del Mobile di Shanghai, ideato da Steven Ma premiato nel 2015 proprio al Satellite di Milano.

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