Vitamina D o ipovitaminosi D: definizione
A livello mondiale ne soffrirebbero circa un miliardo di persone. Nota anche come ipovitaminosi D, la carenza di vitamina D è la condizione risultante dall'assenza di adeguate quantità di questo composto organico liposolubile nell'organismo. La cosiddetta 'vitamina del sole', simile per struttura chimica agli ormoni steroidei, svolge funzioni molto importanti.
A cosa serve la vitamina D e come assumerla
Innanzitutto promuove l'assorbimento di calcio, ferro, magnesio, fosfati e zinco a livello intestinale e ne mantiene nella norma i livelli ematici. Inoltre rinforza le ossa attraverso la deposizione del calcio a livello del tessuto osseo, favorendo la sua crescita nei bambini. L'approvigionamento naturale di vitamina D per l'essere umano dipende essenzialmente dall'esposizione alla luce del sole che permette la conversione a livello cutaneo di uno specifico precursore. Secondo l'OMS, infatti, ci si dovrebbe esporre ai raggi solari per almeno una mezz'ora al giorno. L'assunzione, tuttavia, può avvenire anche tramite un'alimentazione ricca di cibi quali funghi, formaggi grassi, olio di fegato di merluzzo, pesce azzurro oppure specifici integratori per la vitamina D.
Cause carenza vitamina D
Differenti sono le cause della carenza di vitamina D:
- insufficiente apporto con la dieta
- esposizione al sole inadeguata
- alterato assorbimento intestinale
- fabbisogno aumentato
- presenza di condizioni mediche come malattie epatiche e renali
- assunzione di farmaci particolari (anticonvulsionanti, antivirali, glucocorticoidi).
Esistono, poi, fattori di rischio in grado di incrementare la possibilità di sviluppare l'ipovitaminosi. Tra questi si ricordino: l'obesità, il fumo di sigaretta, l'alcolismo, l'età avanzata, l'allattamento al seno. Ancora la celiachia, i tumori del sangue, la fibrosi cistica e la pancreatite cronica. La carenza di vitamina D non solo compromette la mineralizzazione ossea (condizione questa che favorisce il rachitismo e l'osteoporosi), ma è anche associata ad un incremento non trascurabile del rischio cardiovascolare e della predisposizione a varie patologie: diabete, ipertensione, dislipidemie e sindrome metabolica.
Che sintomi porta la mancanza di vitamina D
I sintomi della carenza di vitamina D sono vari:
- dolore alle ossa e alle articolazioni
- stanchezza ricorrente
- debolezza e fascicolazioni muscolari
- difficoltà a pensare in modo chiaro
- ossa che tendono a deformarsi nei soggetti giovani e a rompersi negli adulti.
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Carenza di vitamina D e perdita di peso
Esiste una connessione tra la carenza di vitamina D e la difficoltà a perdere peso? Molti nutrizionisti hanno sottolineato come questo composto organico liposolubile abbia un alto potere dimagrante. Il rapporto tra massa grassa e massa magra, infatti, è bilanciato negli individui con alte concentrazioni ematiche di vitamina D. Essi appaiono normopeso e non tendono a ingrassare. Il merito spetta alla liptina, un particolare ormone che riduce la fame, aumenta il senso di sazietà e inibisce la formazione di citochine, ovvero molecole proteiche responsabili della formazione del grasso addominale.
Ma non è tutto. Una nuova ricerca pubblicata sul Nutrition Journal è giunta alla conclusione che un aumento dell'assunzione di vitamina D, conduce a una riduzione della percentuale di grasso corporeo.
Questo poiché la vitamina del sole influenza la conservazione e la produzione di grassi e ha un impatto su altri ormoni (testosterone) e neurotrasmettitori (serotonina). Il testosterone promuove la perdita di peso aumentando il metabolismo, la serotonina, invece, è in grado di ridurre l'appetito facendo saziare più a lungo.Altri articoli che potrebbero interessarti
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