Contrastare l'insonnia da coronavirus con la melatonina

Il 45% della popolazione italiana soffre di insonnia a causa dello stress legato al Coronavirus. Uno dei rimedi naturali per godere di un sonno di qualità è produrre più melatonina o integrarla

Contrastare l'insonnia da coronavirus con la melatonina

A causa della preoccupazione del Coronavirus il 45 % della popolazione soffre di insonnia.

La fatica ad addormentarsi e le interruzioni del sonno sono legate allo stress di questo periodo delicato. Uno dei rimedi più utilizzati per combattere l’insonnia e dormire bene è quello di produrre il più possibile la melatonina o integrarla. Non è altro che un ormone prodotto e rilasciato dalla ghiandola pineale. La sua quantità dipende dalla luce o al contrario il buio al quale ci esponiamo. La possiamo infatti produrre naturalmente grazie all’esposizione quotidiana e costante ai raggi solari. Bastano solo circa dieci minuti di sole per godere di un effetto rilassante la sera.

Un altro consiglio per agevolare la sua produzione è quello di evitare di stare davanti agli schermi luminosi dei dispositivi digitali come pc, smarphone e tablet prima di andare a letto. È di fondamentale importanza per la regolarizzazione del ciclo sonno- veglia sin da quando si è bambini. La si trova anche in certi alimenti, come l’olio extra vergine di oliva, il riso, le banane, le arance e l’ananas. Anche le ciliegie ne sono una fonte preziosa. Secondo un recente studio, sembra che i livelli di melatonina nel sangue raggiungano il loro massimo 2 ore dopo aver ingerito la frutta tropicale.

Quando viene sintetizzata in laboratorio e trasformata in compresse da ingerire diventa un integratore. Facilita il sonnotranquilo. Grazie ad essa ci si può addormentare più facilmente. Ciò che apporta benessere al nostro organismo in questo periodo delicato è proprio godere di un sonno di qualità che non prevede interruzioni durante la notte. Come integratore questo ormone viene prescritto quando si devono affrontare viaggi all’estero che ci espongono al fastidioso jet lag.

Secondo l’istituto Superiore della Sanità non crea dipendenza. Può essere assunta sia da adulti che da bambini. Naturalmente nel secondo caso è fondamentale consultare il pediatra. Il dosaggio deve essere basso. Non sono però da sottovalutare alcuni effetti indesiderati. I più comuni sono mal di testa, vertigini, nausea e sonnolenza durante il giorno. Tra quelli meno consueti ci sono irritabilità, lieve ansia, brevi stati di depressione, leggeri tremori. Ecco perché l’Istituto Superiore di Sanità raccomanda che quando se ne fa uso è bene non guidare o usare macchinari nelle cinque ore successive all’assunzione.

È sconsigliato in stato di gravidanza o durante l’allattamento. Anche chi soffre di una malattia autoimmune dovrebbe evitarne l’assunzione. Lo stesso per chi assume regolarmente farmaci che potrebbero entrare in contrasto.

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