Vi siete mai chiesti cosa succede alle vostre unghie se e quando ve le mangiate? Possono rischiare di non ricrescere più? Può provocare problemi, infezioni, malattie? A rispondere a queste domande è stato per il Corriere Antonino Di Pietro, direttore scientifico dell’Istituto Vita cutis di Milano
Quello di cui bisogna preoccuparsi non è tanto la ricrescita delle unghie. Ma la salute della mani. "Le unghie nascono dal cosiddetto letto ungueale - spiega l'esperto - che sta proprio al confine con le cuticole (le “pellicine”); fino a quando il letto ungueale rimane intatto, il fatto di mangiarsi le unghie non interferisce con la loro (ri)crescita". Il problema è che spesso mangiarsi le unghie porta a "danneggiare la pelle intorno e questo espone la mani a un maggior rischio di infezioni", oppure a trasmettere i germi presenti nelle mani alla bocca e "possono favorire lo svilupparsi di varie infezioni compreso il raffreddore".
Ma perché siamo propensi a mangiarci le unghie? Potrebbe essere stress, dunque un modo per risolvere il problema potrebbe essere quello di dedicarsi a attività sportive o ludiche. Oppure si può tenere "le unghie corte, ben curate e arrotondate, senza margini spezzettati e invitanti" e applicare "uno smalto amaro in modo da renderle meno 'appetibili'".
Spesso si viene a creare quello che in gergo non medico si chiama "il giradito". In sostanza la parte tra l'unghia e la pelle si infetta, diventa rossa e fa male se la si preme.
In quel caso è in atto una infezione che deve essere curate altrimenti il rischio è che se peggiora possa portare all'unghia incarnita, quando "il dito si gonfia ancora di più e compar sangue misto a pus e il dolore diventa pulsante. In questi casi il dermatologo può intervenire per agevolare la guarigione e permettere all’unghia di crescere sana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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