Colpisce ogni anno circa 250mila persone e al momento non esiste una cura per debellarlo. Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa a evoluzione lenta ma progressiva. Le nozioni su questo male risalgono all'antichità. Una prima descrizione, infatti, sarebbe stata ritrovata in uno scritto di medicina indiana databile attorno al 5000 a.C. Il nome, invece, è legato al farmacista londinese del XIX secolo James Parkinson che per primo, nel famoso libretto intitolato "Trattato sulla paralisi agitante", descrisse i sintomi della patologia. Essa colpisce le strutture ubicate in aree profonde del cervello (meglio note come gangli della base) che partecipano alla corretta esecuzione dei movimenti. Il morbo si manifesta nel momento in cui la produzione di dopamina cala in maniera considerevole. Sia nel midollo che nel cervello, poi, compaiono accumuli di alfa-sinucleina, proteina questa forse responsabile della diffusione della malattia. Non sono ancora note le cause. Fra i molteplici fattori che concorrono al suo sviluppo, due sono quelli principali: genetici e tossici. I segnali principali si presentano in modo asimmetrico (un lato del corpo è più interessato dell'altro) e sono:
- Tremore a riposo;
- Rigidità;
- Bradicinesia, ovvero lentezza nei movimenti automatici;
- Instabilità posturale.
Una nuova speranza per chi è affetto da Parkinson giunge dal laboratorio Analisi del Movimento italiano realizzato presso l'ASST Gaetano Pini-CTO di Milano, in collaborazione con il medesimo nosocomio e con l'Ospedale Universitario di Würzburg, in Germania. Fondamentale per il progetto il contributo della Fondazione Grigioni. Il laboratorio è nato con l'obiettivo di acquisire nuove conoscenze in merito ai disturbi motori e di individuare un trattamento e una modalità riabilitativa sempre più personalizzata. Qui il paziente viene sottoposto a valutazioni cinematiche del cammino, a indagini dinamiche, elettromiografiche ed elettroencefalografiche. Fondamentali anche le passeggiate negli ambienti di realtà virtuale immersiva che riproducono le situazioni più complesse della vita quotidiana, quelle in cui è elevato il rischio di cadute.
Tutti i malati di Parkinson, nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale, potranno eseguire il test del cammino anche se al momento, essendo il laboratorio in fase di installazione, il servizio è limitato a progetti di ricerca per individui con specifiche problematiche locomotorie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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