Quando fa troppo freddo si tende a fare più pipì del solito.
Non c’è assolutamente da preoccuparsene perché a questa tendenza naturale e fisiologica c’è una vera spiegazione scientifica. È questa una reazione tipica del nostro organismo. Viene esercitata appositamente per salvaguardare i nostri organi vitali quando sono esposti alle tipiche temperature rigide dell’inverno. Le frequenti corse in bagno non vi devono assolutamente allarmare perché non sono altro che una sorta di meccanismo di difesa attuato dal nostro corpo che sa come salvaguardarsi da solo e in maniera efficiente.
In inverno infatti al nostro corpo è chiesto di cercare in tutti i modi di mantenere costante la temperatura interna sui 37 gradi. Questo obiettivo viene attuato attraverso la famigerata “vasocostrizione periferica”. Essa avviene restringendo i capillari e vasi sanguigni degli arti superiori ed inferiori ossia di mani e piedi. Lo stimolo ad urinare frequentemente è quindi una conseguenza di questa particolare attività di vasocostrizione dei vasi sanguigni, molto utile per la nostra pressione sanguigna. A causa del restringimento dei capillari dei nostri arti si registra di fatti l’aumento della pressione sanguigna. Questa conseguenza è dovuta alla quantità di sangue che è costretta a scorrere in uno spazio ridotto. L’organismo in questo modo cerca allora di abbassare la pressione senza creare particolari problemi e mantenendo un certo equilibrio naturale.
In estate invece non avviene ciò. La temperatura corporea viene regolata dal nostro organismo facendo evaporare l’acqua attraverso la funzione delle ghiandole sudoripare ossia attraverso la nota sudorazione. Ma col freddo sono i reni che devono filtrare via l’acqua in eccesso nel sangue per ridurne il volume. Lo fanno nella vescica sotto forma di urina. Più tempo si rimane esposti alla bassa temperatura e di conseguenza più frequentemente i reni porteranno la vescica a riempirsi, spingendoci a fare spesso pipì. Più liquidi si ingeriscono e più avremo bisogno di svuotare la vescica. Secondo gli urologi la frequenza della minzione è importante per capire quanto effettivamente sia idratato il corpo (anche in inverno).
La domanda che sorge spontanea è la seguente: “Quante volte al giorno è normale urinare?” La media delle persone sane è dalle quattro alle sette volte al giorno circa.
È poi bene sapere che trattenere l'urina molto a lungo fa male: oltre alle sei o alle otto ore può danneggiare la funzionalità della parete vescicale e aumentare il rischio di infezioni come la cistite. Per quanto riguarda il suo colore la pipì dovrebbe essere gialla molto chiara, ma è così sensibile che bastano modesti cambiamenti dietetici a influenzarne il colore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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