Il Toro è Immobile. Senza piume e senza vento. I granata tornano alla vittoria dopo 2 mesi di astinenza inguaiando il Palermo grazie al bomber ritrovato, che ha messo lo zampino in tutte e tre le reti con cui i granata hanno rimontato la squadra affidata a Bosi dopo il pasticcio-allenatore con Schelotto non tesserabile e tornato in Argentina.
L'illusione rosanero dura poco: il settimo gol stagionale di Gilardino - 184esimo in carriera - giunto dopo soli 2' con un bel tiro di prima intenzione su assist di Morganella, ha il potere di far destare subito un Toro mezzo impaurito da una classifica deludente. A prendersi la squadra sulle spalle è Ciro Immobile che prima semina il panico con un paio di sortite nella difesa di casa e poi al 18' si procura un rigore, saltando due avversari prima di essere steso in area da Morganella. Dal dischetto l'ex Borussia non sbaglia e realizza il secondo gol in granata quest'anno, sempre su rigore. Il Palermo non reagisce e il Toro potrebbe segnare ancora se l'ex di turno Belotti non si facesse ipnotizzare a due passi dalla porta, fallendo la più clamorosa delle occasioni.
Il gol però arriva lo stesso al 32', anche se c'è la complicità del Palermo: Bruno Peres scappa via sulla sinistra, crossa al centro per Immobile, ma interviene Gonzalez che tocca la palla e batte il proprio portiere. A rendere la situazione dei siciliani ancor più difficile due infortuni, quello di Goldaniga, sostituito al 14' da Andelkovic, e soprattutto quello del portiere Sorrentino che al 37' porta al debutto assoluto del giovane Alastra.
Nella ripresa il Toro chiude i giochi al 23': su assist di Benassi è bravo Immobile a farsi il vuoto davanti con un gioco di gambe e a presentarsi davanti al portiere per il 3-1 definitivo. Belotti avrebbe il pallone per fare poker ma sbaglia altre due volte e il risultato non cambia più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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