Il tumore al seno è la neoplasia maggiormente diffusa nel mondo femminile. L'incidenza più alta è registrata nel Nord America, dove vengono diagnosticati 90 casi ogni 100mila individui. Non è da meno l'Europa. Qui, infatti, ogni anno più di 200mila persone si ammalano di cancro della mammella, con un'incidenza variabile dal 5% al 10% a seconda dei Paesi.
Una meta analisi di oltre 400 studi ha rivelato che le donne con meno di 35 anni che soffrono di tumore al seno (forme più aggressive e/o specifiche come luminale B) affrontano un rischio più elevato di neoplasia metastatica. In particolare la probabilità che la malattia si diffonda ad altre parti del corpo si attesta attorno varia dal 6% al 22%.
I risultati dell'indagine sono stati presentati all'Advanced Breast Cancer Sixth International Consensus Conference dalla dottoressa Eileen Morgan. La stessa ha preso in considerazione i dati di oltre 400 studi condotti su decine di migliaia di pazienti provenienti da Nord e Sud America, Europa, Africa, Asia e Oceania. Come già accennato, gli scienziati hanno scoperto che la possibilità complessiva di sviluppare un tumore al seno metastatico è compresa tra il 6% e il 22%. Tale rischio varia in maniera significativa a seconda di una serie di fattori.
Ad esempio le donne a cui la patologia è stata diagnosticata per la prima volta prima di 35 anni hanno una probabilità variabile dal 12,7% al 38% che il cancro ritorni e che diffonda metastasi. Diversamente le donne di età pari o superiore a 50 anni presentano una possibilità inclusa fra il 3,7% e il 28,6%. Quale la spiegazione? Molto probabilmente i soggetti più giovani hanno una forma più aggressiva della neoplasia e la stessa potrebbe essere diagnosticata in una fase avanzata. Come ben si può comprendere, il tumore al seno metastatico è molto più difficile da trattare e i tassi di mortalità sono nettamente più elevati.
Lo studio ha altresì rivelato che il rischio di sviluppre il cancro della mammella metastatico è maggiore fra le pazienti che soffrono di una particolare tipologia dello stesso, ovvero luminale B. Per queste donne la possibilità varia dal 4,2% al 35,5% rispetto ai soggetti con tumore luminale A, per i quali il rischio è compreso fra il 2,3% e l'11,8%.
Kotryna Temcinaite, senior researche communications manager presso l'organizzazione benefica Breast Cancer Now ha affermato: «Abbiamo un disperato bisogno di saperne di più su questa malattia devastante in modo da poter trovare nuovi modi al fine migliorare la cura e il supporto per chi la vive. L'analisi in questione fornisce informazioni utili».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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