
Sarà pubblicato a breve il bando per il nuovo stadio di San Siro. Ieri, a una settimana dal piano depositato da Milan e Inter, si è riunita una giunta straordinaria per approvare la delibera con le linee di indirizzo per la vendita del Meazza e delle aree intorno dove i club realizzeranno il nuovo impianto e le funzioni private. Tutte ammissibili: direzionale, turistico, ricettivo, servizi privati e commerciali. Il valore del «comparto» è quello fissato dall'Agenzia delle Entrate: 197 milioni (72,9 milioni per il Meazza e 124 milioni per le aree). Il Comune creerà un Gruppo di lavoro interdirezionale e avvierà la conferenza dei servizi per valutare gli aspetti tecnici della proposta e verificare la coerenza con la delibera del gennaio 2023 (votata in seguito al dibattito pubblico e all'odg del giorno del Consiglio di dicembre 2022, con i «16 paletti» ai club). «Contestualmente» pubblicherà per un periodo di almeno 30 giorni l'avviso pubblico, per «sollecitare» eventuali manifestazioni di interesse migliorative. L'impianto verrà definito come Servizio/attrezzature private di uso pubblico e di interesse generale e sarà regolato con convenzione. Blindati, anche in caso vendita, i concerti estivi 2025 e la cerimonia olimpica. L'indice di edificabilità è fissato a 0,35 mq/mq, come da Pgt.
La delibera sarà illustrata in una Commissione convocata a breve. «Dovrebbero presentarci prima il progetto, non siamo tutti del Pd che vota a scatola chiusa» protesta Alessandro De Chirico (Fi). E i Verdi bocciano il San Siro bis.
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