Sanità, 7,8 milioni per le banche delle cellule staminali

La Regione Lombardia finanzia gli «archivi» dei cordoni ombelicali per la cura dei tumori e delle malattie immunitarie

La Regione Lombardia rinnova l'alleanza con le banche lombarde del sangue cordonale, strutture che conservano per scopi terapeutici le staminali del cordone ombelicale donato dalle donne che partoriscono. Nell'accordo la Regione mette a loro disposizione 7,8 milioni di euro fino al 2012 compreso. Lo comunica, in una nota, il Pirellone dopo il via libera della Giunta regionale al rinnovo della convenzione per i prossimi tre anni con la Milano Cord Blood Bank della Fondazione Irccs Cà Granda - Ospedale Maggiore Policlinico e la Pavia Cord Blood Bank della Fondazione Policlinico San Matteo.
«La donazione del sangue cordonale - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani - è un gesto che non costa nulla, non comporta alcun rischio e può dare una concreta possibilità di guarigione a pazienti affetti da gravi patologie». Per questo il Pirellone ha deciso «non solo di sostenere l'attività delle due banche regionali, ma anche di promuovere l'informazione su questo tema, organizzando - fa sapere Bresciani - momenti di formazione per gli operatori sanitari e una campagna di informazione rivolta invece ai futuri genitori perchè possano comprendere l'importanza di questo gesto».

Il sangue cordonale, come sottolinea la Regione, è ricco di cellule staminali emopoietiche (che generano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine) e rappresenta una risorsa preziosa per la cura di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario, come leucemie, linfomi e alcune forme di talassemia.

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