A Sant’Alessio all’Aventino c’è un «caffè antico» tutto da ascoltare

Per il secondo dei tre appuntamenti che l’Insieme Strumentale di Roma offre - gratuitamente - al pubblico, in questo inizio d’estate, nella Basilica di Sant’Alessio all’Aventino (ore 19,30), colpisce il titolo che i 4 valenti musicisti dell’ensemble «Harmonia Urbis», invitato per l’occasione (Laura Colucci, flauto traverso; Giorgio Sasso, violino; Matteo Scarpelli, violoncello; Marco Silvi, clavicembalo) hanno dato al concerto: «Una serata al Caffè Zimmermann». Un titolo appropriato, in considerazione del repertorio proposto, e storicamente attestato dall’esistenza di un locale con tale nome, a Lipsia, nei primi decenni del Settecento, nel quale si faceva musica sotto la direzione e supervisione di Johann Sebastian Bach, all’epoca direttore della musica nella luterana Chiesa di San Tommaso.
A Lipsia, dunque, esisteva un noto caffè (tale nome quei locali di raduno e intrattenimento, l’avevano derivato dalla bevanda che in essi veniva consumata, il caffè appunto, da poco introdotta in Occidente, e per la quale la popolazione sembrava letteralmente aver perso la testa - Bach stesso scrisse una «Cantata del caffè» nella quale ironizzò su tale mania) di proprietà del «cafétier» Gottfried Zimmermann, in Catharinenstrasse, dove una volta a settimana, solitamente il venerdì, si faceva musica - nella bella stagione, l’appuntamento era spostato al mercoledì e la musica si faceva del giardino attiguo.
La musica la eseguiva un ensemble vocale-strumentale a grandezza variabile, ma di dimensioni cameristiche, denominato «Collegium Musicum», nel quale erano presenti musicisti amatori ed anche qualche professionista. Ne esistevano in molte città tedesche. Il Collegium Musicum di Lipsia l’aveva fondato Georg Philipp Telemann. Poco dopo il suo arrivo a Lipsia, ne aveva assunto la responsabilità per la musica Johann Sebastian Bach, il quale procurava regolarmente nuovi pezzi per tali concerti, nei quali non di rado infilava anche i suoi figli fra gli esecutori, fra tutti Carl Philipp Emanuel. Nel concerto di questa sera, in apertura e chiusura di programma, musiche di Bach (Sonata in sol maggiore BWV 525; Son ata in sol maggiore BWV 1039); nel mezzo una Suite in re maggiore di Telemann (fondatore del Collegium Musicum di Lipsia) e la Sonata il la maggiore (WQ 146) di Carl Philipp Emanuel, che fra i figli di Bach fu assiduo frequentatore dei concerti al Caffè Zimmermann. La breve rassegna musicale, «Musica antica all'Aventino» organizzata dall’Insieme Strumentale di Roma, nella Chiesa di S.

Alessio si chiude martedì 29 (ore 19,30 - ingresso gratuito) con l’ensemble allargato, vi partecipa anche il contralto Gabriella Martellacci, e la direzione di Giorgio Sasso. In programma musiche strumentali (Concerti BWV 1053, 1059) e vocali (Cantata BWV 54) di Bach.

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