Scalzi sui tizzoni ardenti: nove feriti

RomaCapire come le credenze negative influenzano la vita. Superare i propri limiti, imparando a gestire gli stati d’animo e a vincere le paure. A questo sarebbe dovuto servire il «Motivation Day», organizzato da Tecnocasa per i propri agenti immobiliari.
Invece, la convention che si è svolta due giorni fa a Villa Icidia, nei pressi di Frascati, come risultato ha avuto quello di mandare in ospedale nove persone, che si sono ustionate i piedi camminando sui carboni ardenti.
Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della compagnia Frascati, coordinati dal capitano Giuseppe Iacoviello, che stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto domenica pomeriggio nell’albergo sulla Tuscolana. Di certo si sa che la villa nobiliare del Cinquecento, trasformata recentemente in hotel e ristorante, ospitava una grossa convention promossa dalla Tecnocasa, alla quale erano stati invitati agenti immobiliari del gruppo provenienti dalla capitale e non solo. Lo scopo era quello di partecipare al corso di motivazione tenuto da un esperto del settore, Alessandro Di Priamo, specializzato nello sviluppo del personale e nel raggiungimento della «peak performance» attraverso il coaching.
I suoi insegnamenti mirati a spronare e a sviluppare al massimo le capacità professionali dei partecipanti, prevedevano nel tardo pomeriggio l’esperienza, completamente facoltativa per gli agenti, di camminare sui carboni ardenti. «Una prova, quella del Firewalking per sperimentare dal vivo la capacità di ottenere risultati andando... oltre», si legge nel sito del coach Di Priamo.
Invece qualcosa è andato storto. Forse i carboni posizionati sotto la sabbia erano eccessivamente caldi. Improvvisamente nove persone, uomini e donne, che ci camminavano sopra si sono messi a correre. Nell’imbarazzo generale qualcuno ha iniziato a urlare, davanti ai colleghi esterrefatti. Il risultato è stato che poco più tardi sette agenti sono stati portati all’ospedale di Frascati, dove sono stati assistiti dai medici. Altri due, invece, si sono fatti medicare al pronto soccorso dell'ospedale S. Eugenio, a Roma.
La prognosi varia dai tre ai dieci giorni e per fortuna nessuno ha riportato grandi ustioni. Ma la paura è stata grande. Per ora i carabinieri si sono limitati a raccogliere le testimonianze dei malcapitati e delle persone presenti e non ci sarebbe alcuna responsabilità penale. I nove agenti immobiliari, infatti, hanno partecipato alla prova volontariamente, senza essere minimamente costretti.

Le prognosi, poi, sono troppo basse per permettere agli investigatori dell’Arma di procedere d’ufficio, ipotizzando il reato di lesioni colpose. Discorso chiuso, quindi, a meno che i responsabili non sporgano formale denuncia chiedendo ai carabinieri di approfondire le indagini.

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