Sci e relax alle Terme di Pejo: per divertirsi lontani dalla folla

Sci e relax alle Terme di Pejo: per divertirsi lontani dalla folla

Hanno origine nelle viscere del massiccio montuoso dell'Ortles-Cevedale e scorrono per anni attraverso differenti strati geologici, arricchendosi di preziosi minerali. Sono le acque termali di Pejo, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Tre fonti (due ferruginose e una oligominerale) apprezzate fin dal XVI secolo protagoniste del Centro Termale da poco rinnovato e ampliato, impiegate per cure idropiniche e inalazioni, bagni, fanghi e trattamenti estetici. In un contesto funzionale interamente ristrutturato, grazie alla collaborazione tra parte scientifica e progettuale, che vanta un settore impiantistico all'avanguardia invisibile agli utenti, ma che permette di godere di un percorso flebologico di acqua ricca di anidride carbonica, ottima per il microcircolo e la cura della cellulite, e di un reparto di fangoterapia interamente automatizzato dove l'argilla maturata nell'acqua ferruginosa arriva direttamente in cabina per impacchi seguiti da bagni carbo-gassosi miorilassanti. Un intero piano è dedicato poi al benessere con vasche idromassaggio, saune, docce, bagni di vapore, mentre i trattamenti estetici utilizzano una linea ad hoc a base di acqua oligominerale, miritillina, mela, fango, fitomelatonina estratta da piante alpine e genziana. (Per i pacchetti termali e benessere di uno o più giorni: www.termepejo.it, tel. 0463.753226).
L'acqua continua a essere protagonista anche all'esterno declinata tra torrenti, neve e ghiacciai. E proprio sul torrente Noce Bianco, in località Pont di Cogolo, si trova un vero «monumento»architettonico dedicato alla sua energia: la centrale idroelettrica, attualmente in funzione, realizzata nella seconda metà degli anni Venti con grande cura formale. Proprio grazie alle strutture storiche, alla cura per l'ambiente, e alle tradizioni la Provincia ha riconosciuto al comune di Pejo lo status di Ecomuseo.
Anche la neve è protagonista: oltre a essere il comune più alto del Trentino, Pejo è anche la più antica stazione invernale della Val di Sole. I 17 km di piste di diversa difficoltà con innevamento garantito sono ideali per chi cerca tranquillità. La nuova funivia Pejo 3000 (la più ad alta quota del Trentino) consente di tuffarsi nell'emozionante discesa della pista Val della Mite: 4 km di tracciato tecnico con partenza da 3000 m e arrivo ai 2000 della località Talenta e poi altri 4 fino a Pejo Fonti. Si scia lontani dai caroselli più affollati (comunque facilmente raggiungibili) in un territorio dove l'uomo convive da sempre in armonia con la natura, tanto che anche il più semplice deposito per gli attrezzi diventa uno chalet dai dettagli accurati. A disposizione anche: campo di pattinaggio e pista di curling, cascate di ghiaccio dove arrampicare, gite con le racchette da neve nel Parco Nazionale dello Stelvio e sci-alpinismo.
Per i più piccoli a Cogolo di Pejo c'è il Biancaneve Snowpark con tapis roulant, pista per slittini, tubing, igloo, giostre, tunnel, bangy ball e campo scuola. Si trova a fianco dell'Alpin Wellness Hotel Kristiania, quattro stelle superior, con centro benessere. (Dal 6 al 9 dicembre da 300 euro a persona con pensione ¾, www.hotelkristiania.it, tel. 0463.754157). Vicino, da non perdere un aperitivo nel panoramico Virgin Pub (www.virginpub.it/bar) con vedute a 360 gradi sulla valle imbiancata. A proposito di gusto: la sera, in località Stavelin, il rifugio Scoiattolo, raggiungibile con il gatto delle nevi, organizza serate a base di cucina trentina e musica dal vivo. Si cena nel calore delle stube assaporando piatti tipici come l'ottimo risotto alla mela Golden e speck mentre di giorno, tolti gli sci (il rifugio è sulle piste), si ammira lo spettacolo del gruppo Ortles-Cevedale, della Presanella e, in lontananza, del Brenta (www.scoiattolopejo.com). Atmosfera e calore anche nel ristorante il Mulino in località Comasine: realizzato tra il 1500 e il 1600 conteneva tre sistemi di macine per mais, frumento e semi di lino.

Oggi è uno chalet da fiaba con una cucina che propone piatti della Val di Sole come l'insalata mele-noci con Casolet (il formaggio tipico locale) e la tagliata di cervo con composta di ribes e mele alla grappa.
Ulteriori info: www.valdisole.net, www.visitvaldipejo.it, www.visittrentino.it.

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