Scommesse sportive e poker: «investimento» di 15 milioni al giorno

Sempre più online. Il computer s’è trasformato in un’agenzia «ad personam» per un numero sempre maggiore di italiani che amano mettere alla prova la propria competenza nelle scommesse sportive e ippiche o negli skill games. È il futuro del settore che piace alle nuove generazioni, con particolare riguardo a quelle fra i 20 e i 45 anni. Perché puoi giocare dalla tua scrivania all’ora che preferisci e come vuoi, senza muoversi da casa. Nel giro di 2-3 anni la raccolta a distanza potrebbe prendere il sopravvento su quella fisica. Ma non si tratta di cannibalismo fine a se stesso. Le agenzie di scommesse e le case da gioco continueranno a rappresentare un costante punto di riferimento e di aggregazione nei confronti dei clienti più evoluti e appassionati. L’online è un’altra cosa. E la volgarizzazione del mercato va verso questa direzione. Lo confermano gli ultimi dati.
La raccolta complessiva del gioco a distanza a gennaio 2010 è stata pari a 462,5 milioni, con un incremento di oltre il 25% rispetto a dicembre 2009 (368,2 milioni) e addirittura del 76,3% rispetto a gennaio 2009 (262,4 milioni). Frantumato il record assoluto che risaliva a ottobre 2009 quando il movimento si attestò a 378,4 milioni: +22%. A farla da padrone gli skill games, grazie al successo dei tornei di poker, che da soli valgono i due/terzi del mercato online con 298 milioni. In seconda posizione le scommesse sportive con 140 milioni, pari al 30% della torta complessiva. Agli altri giochi resta sì e no un 5%, pari a circa 25 milioni. Diverse le percentuali di un anno fa quando gli skill games erano al 54% e le scommesse sportive al 39%. Ma non pensiate che quest’ultima tipologia di gioco sia in regresso. Tutt’altro. La raccolta a distanza delle scommesse sportive non è mai stata così alta, a gennaio 2010 è aumentata del 40% rispetto al mese precedente e del 37% rispetto allo stesso periodo del 2009, ma non è riuscita a contenere l’avanzata degli skill games che dallo scorso autunno macinano record su record. Sui giochi d’abilità, in testa il poker, confluiscono poco meno di 10 milioni al giorno spalmati su 13 milioni di tornei. E altri 5 finiscono alle scommesse sportive.


S’è parlato di questo segmento nel Parlamento europeo in seguito all’interrogazione sul «gioco online in relazione alle recenti sentenze della Corte di giustizia europea», presentata da Malcom Harbour e Andreas Schwab. «La verità è che il mercato è più avanti di noi legislatori», la chiosa di Mairead Mcguinness. Di qui la necessità di un ordinamento da adottare con urgenza a livello europeo.

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