Scontro sul giornalismo ruffiano Volano «botte» tra Gad e Mentana

Lerner attacca il conduttore di «Matrix» che stizzito replica: «Fai programmi noiosi, non li guarda nessuno»

da Roma

Botte da orbi fra Chicco (Mentana) e Gad (Lerner). Sul duopolio. Ma anche sullo share. E poi sul «giornalismo ruffiano» (che ovviamente Lerner individua nel conduttore di Matrix) e su quello «noioso» (che ovviamente Mentana individua nel suo rivale).
Tutto parte da una rubrichetta al curaro che Lerner cesella sul suo sito Gadlerner.it. Poche righette affilate per togliersi un sassolino contro il giornalista di «Canale 5». Infatti Gad racconta di essere tornato a casa dopo il suo programma, di essersi messo a fare zapping e di essersi arrabbiato una volta arrivato a Matrix: «Davvero istruttivo saltellare fra Vespa e Mentana che stanno facendo la stessa trasmissione...». Perchè, vi chiederete voi? Perché Lerner vede i due talk show concorrenti uno come la fotocopia dell’altro: «Faceva impressione - accusa - quel loro modo ruffiano e affine di intendere il giornalismo televisivo. A un certo punto il più impettito fra i due conduttori quello coi capelli tinti - scrive perfido Lerner - ha sgridato un’ospite che manifestava dubbi sull’utilità della trasmissione: non capisci che serve per mettere in guardia i genitori sulle cose brutte che rischiano di fare i loro figli?».
La conclusione della «visione comparata» lerneriana è affilata come un rasoio: «Ho pensato che lo scoop di La Repubblica è meritorio ma solo perché certifica una situazione risaputa. Certo Berlusconi ha piazzato in Rai dei suoi dipendenti diretti, quando ha potuto. E ci sono un paio di direttori di rete e di tg che hanno sempre mantenuto il cuore Mediaset anche quando lavoravano in Rai». Però... «Guardando la tv - aggiunge Lerner rincarando la dose - ieri sera mi è venuto in mente però che il duopolio collusivo Rai-Mediaset funziona col pilota automatico, anche senza bisogno della solerte Debora Bergamini».
Il carteggio sarebbe forse rimasto confinato nel sito del conduttore de «La7», se con non meno malizia dell’estensore, Roberto D’Agostino non lo avesse «carrozzato» di foto e titoli per imbandirlo come boccone ghiotto nel menù giornaliero del suo sito, Dagospia. A quel punto i due infiorettati rispondono in maniera opposta. Vespa olimpicamente glissa. Mentana invece decide che nessuno può impunemente farlo oggetto di cotanto affronto. Così - a stretto giro di posta - prende carta e penna e scrive una feroce rispostina chiedendo ospitalità sul sito del giornalista: «Gentile Dagospia, leggo sul suo sito la bella lezione di giornalismo e di vigilanza anti-duopolio collusivo di Gad Lerner, che mercoledì scorso ha scoperto me e il suo amico Vespa intenti a trattare lo stesso argomento. Smascherato, voglio citare gli altri complici di questo complotto...».
Mentana cita a discarico titoli dei grandi quotidiani.

Poi affonda anche lui il coltello sul programma del collega: «Lui che è un vero giornalista su cosa ha incentrato la puntata? Seguo le sue dritte: sul prezzo del petrolio che ha sfiorato i 100 dollari? Sull’imminente conferenza di pace per il Medio Oriente? Sulle drammatiche elezioni libanesi, visto che abbiamo lì migliaia di soldati italiani? Sulla frenetica diplomazia degli incontri fra Veltroni, Fini e Berlusconi? No - conclude Mentana - lui non se ne è occupato: né di quegli argomenti, né del duopolio Rai-Mediaset». L’affondo finale non è meno feroce, e punta il dito sull’Auditel de L’Infedele: «Gad Lerner dà lezioni che nessuno, nemmeno lui segue: come il suo programma».

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