Scuole: controlli a tappeto Nessun pericolo

Rientro a scuola senza particolari disagi post-terremoto per gli studenti romani che tra ieri e oggi sono tornati sui banchi dopo le vacanze pasquali. Le scosse sismiche che hanno colpito l’Abruzzo, molte delle quali percepite anche nella capitale, non hanno provocato danni agli edifici che ospitano istituti scolastici tali da richiedere provvedimenti di inagibilità. Soltanto gli alunni dell’elementare Vico, a piazzale degli Eroi, nel XVII municipio, troveranno la palestra e la mensa chiuse per accertamenti ad alcune travi portanti lesionate, pare, dal terremoto.
L’assessore comunale alla scuola Laura Marsilio ha raccomandato gli uffici tecnici di tutti i municipi di dare seguito ad ogni segnalazione che arrivi dalle scuole e di procedere alle necessarie verifiche. Molti controlli sono stati già effettuati, altri proseguiranno nei prossimi giorni. «Finora - spiega l’assessore - non ci sono stati segnali preoccupanti, a parte la situazione della Vico, che stiamo approfondendo. I tecnici seguiranno tutte le segnalazioni arrivate ai municipi e stabiliranno anche se eventuali lesioni sono state conseguenza del sisma o se erano preesistenti». Parla delle crepe alla Vico anche il presidente del consiglio del XVII municipio, Giovanni Barbera: «I vigili del fuoco hanno confermato la decisione di interdire temporaneamente l’accesso alla palestra e ai sottostanti locali della mensa fino alla realizzazione dei lavori necessari per mettere in sicurezza i locali. Per il resto il sopralluogo dei vigili del fuoco ha confermato la piena agibilità di tutti gli altri spazi della scuola».
Decine di verifiche di staticità in diversi edifici, tra cui alcune scuole, sono state effettuate lunedì sera dai vigili del fuoco del comando provinciale di Roma in tutta la capitale e in provincia dopo la scossa delle 23,14. Un istituto scolastico di Subiaco è stato evacuato a scopo precauzionale a causa di alcune crepe che si sono aperte sulle pareti. Anche in provincia di Rieti, dove il terremoto si è fatto sentire con maggiore intensità, hanno riaperto quasi tutte le scuole. Fanno eccezione gli istituti di Amatrice, Borgorose, Torricella ed Antrodoco, chiusi in via precauzionale dai sindaci. Dovrebbero riaprire il 18 aprile. La ricognizione effettuata dal Comune di Rieti presso gli istituti di propria competenza non ha messo in evidenza particolari problemi, lo stesso vale per gli edifici sotto il controllo della Provincia. «In una solo struttura, la succursale che ospita i laboratori dell’Alberghiero in via Centurioni a Rieti - fa sapere la Provincia di Rieti - i tecnici hanno compiuto gli accertamenti assieme ai vigili del fuoco e sono state ribadite le avvertenze che in passato avevano già portato l’amministrazione provinciale ad utilizzare una sola parte della costruzione».
Il capogruppo del XVII municipo Luca Aubert chiede che la «situazione venga monitorata con grande scrupolo anche nelle prossime settimane quando si sarà esaurita l’onda emotiva per i tragici fatti avvenuti in Abruzzo». «Chiediamo che la giunta del XVII municipio - dice - sia costante e sollecita nel sensibilizzare gli organi deputati ai controlli nel corso del tempo». Vladimiro Rinaldi, capogruppo della Regione della lista Storace, ritiene che i controlli debbano essere «disposti a 360 gradi sull’intera edilizia scolastica regionale». «Un’esigenza questa - sostiene - già manifestatasi molto prima del recente terremoto».

Denuncia il «pericoloso stato di abbandono strutturale delle scuole romane» anche Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè: «Speriamo che le condivise richieste di verifica dei plessi a causa del terremoto facciano finalmente luce su questo pericolo che sembra interessare poco le amministrazioni».

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