Società del Quartetto fa rima con Bach. Mica male come accoppiata. Del resto, come sottolinea Paolo Arcà, direttore artistico del sodalizio fondato nel 1864 da Arrigo Boito e Tito Ricordi, «è quasi un rituale per linaugurazione la presenza in programma di Johann Sebastian Bach, che accompagna da sempre la storia della nostra istituzione». Sarà dunque allinsegna del genio di Eisenach il concerto dapertura della stagione numero 147 del Quartetto, il 18 ottobre prossimo al Conservatorio. In programma, quattro Concerti per clavicembalo, con Ottavio Dantone nel doppio ruolo di solista e direttore di quellAccademia Bizantina che da un trentennio coincide con leccellenza nellinterpretazione della musica antica. Non solo. Che Natale sarebbe senza Bach? Niente paura. Il quartetto affiderà allEnsemble Baroque de Limoges e al coro Cappella Amsterdam, diretti da Christophe Coin, lesecuzione di quellimpagabile, straordinaria opera che è lOratorio natalizio bachiano in occasione del quinto programma (20 dicembre), sempre in Conservatorio, sede di tutti i 17 appuntamenti della stagione. Una stagione che, come ha fatto rilevare il presidente della Società, Antonio Magnocavallo, «ci vede ancora qui, nonostante i tagli ai contributi pubblici, tanto da costringerci a porre in serio dubbio la continuità oltre la stagione 2011/12». Ma lottimismo non manca, sia per il supporto degli sponsor sia per lapprezzamento sempre più lusinghiero corrisposto da un pubblico che va ad allargarsi anche verso le fasce più giovani. Così come non viene meno, allinsegna della migliore tradizione del Quartetto, il livello qualitativo della proposta che questanno, evidentemente per questioni di bilancio, è stata limata di un (sia pur solo) programma rispetto alla stagione appena conclusa.
Ma si guardi avanti, anche perchè il 2014 sarà lanno magico del 150° compleanno di un sodalizio che riproduce in se come pochi altri tutti i crismi della «Milanesità».
Torniamo dunque alla musica, a cominciare dai cinque recital pianistici in palinsesto, che vedranno protagonisti nellordine Yefim Bronfman (8 novembre), András Schiff (29 novembre), il debutto del bulgaro Evgeni Bozhanov (31 gennaio 2012), il ritorno del polacco Rafal Blechacz (6 marzo), infine Yuja Wang, la giovane cinese di formazione statunitense che ritorna ospite del Quartetto dopo lo strabiliante debutto in Società lo scorso anno (15 maggio).
Un vero e proprio jolly il Quartetto lo stacca, naturalmente a favore dei suoi fan, con lesecuzione, in tre serate distinte, dellintero ciclo delle Sonate di Beethoven per violino e pianoforte: performer Leonidas Kavakos, stella polare del firmamento violinistico internazionale, insieme con Enrico Pace alla tastiera (13 dicembre 2011, 7 febbraio e 17 aprile 2012). Veniamo ai complessi. Una delle caratteristiche del Quartetto è quella di andare a pescare nel mare magnum dellofferta musicale il «tendente al meglio», anche per quanto riguarda il settore giovanile. Operazione difficile quanto rischiosa. Soprattutto se si punta comunque alla qualità. E evidentemente il caso di Ray Chen, violinista non ancora ventitreenne nato a Taiwan e cresciuto in Australia, solista di punta al prossimo Festival Rostropovich di Mosca e cavallo esclusivo della premiata scuderia Sony. Suonerà in duo con il pianista Julien Quentin (17 gennaio). E poi, ancora: un altro duo, composto dalla violoncellista tedesca Marie-Elisabeth Hecker e dal pianista Louis Lortie (20 marzo); il ritorno del trio di Parma, archi e pianoforte, cui è affidato il progetto dellintegrale dei Trii di Dvorak, che si concluderà nel 2013 (3 aprile); il Quartetto Hagen, da trentanni ai vertici delle esecuzioni di genere (27 marzo); infine la sorpresa, rappresentata dal vincitore del Premio Borciani di Reggio Emilia, che sarà proclamato il prossimo 19 giugno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.