Se la scuola è una sede di seggio la Regione paga la gita culturale

Tre milioni di euro alle scuole lombarde sede di seggio. A quegli istituti (elementari e medie) costretti a sospendere le lezioni per permettere le elezioni regionali ma - grazie al rimborso - non più forzate a lasciare gli alunni a casa. Chi lo vorrà potrà utilizzare questi soldi per portare gli studenti in gita, a visitare un museo, una fattoria didattica o un parco. L’iniziativa «Dote per la scuola in movimento» è stata presentata dal presidente della Regione Roberto Formigoni e verrà realizzata insieme all’Ufficio scolastico regionale e all’associazione dei comuni, Anci.
«In questi giorni ho ricevuto moltissime segnalazioni da parte di genitori con figli alle scuole elementari - ha annunciato il governatore - I giorni di chiusura per le votazioni si sommano alle festività pasquali, vorremmo favorire un uso intelligente di quelle giornate». I tre milioni di euro sono stati calcolati pensando a un contributo di 10 euro a ragazzo al dì per una media di tre giorni ma «se le richieste eccedessero faremo un nuovo stanziamento» promette Formigoni.
Non solo. Le associazioni culturali, i musei, le biblioteche e i parchi sono invitati a presentare le loro proposte culturali sul portale della Regione a partire dal 16 marzo e le scuole potranno esaminarle. «Ma non saranno obbligate a scegliere fra gli itinerari che compariranno sul sito» ha puntualizzato Formigoni. Totale libertà per presidi e insegnanti, insomma. Gli istituti potrebbero anche usare la dote regionale per un’iniziativa autonoma, purchè si svolga nei giorni di chiusura per le elezioni. Dal 19 marzo le scuole potranno richiedere il programma culturale prescelto e il contributo in Regione.
Formigoni ha ricordato che il sistema della dote «è un’applicazione del metodo della sussidiarietà perchè in questo modo la Regione invita più realtà a collaborare e dà un aiuto a chi prende un’iniziativa. Così sosteniamo anche l’autonomia delle scuole. E i bambini, sempre felici quando si tratta di andare in gita, potranno guardare i grandi che vanno a votare con un occhio più partecipe e meno stralunato».
Se l’iniziativa di Formigoni è piaciuta al ministro Maria Stella Gelmini («Dimostra l’attenzione della Lombardia per il mondo della scuola e la formazione dei nostri ragazzi»), per Filippo Penati, candidato del Pd alla presidenza in Regione, è una «speculazione del centrodestra»: «Si tratta dell’ennesimo spot elettorale giocato sulla pelle degli studenti della scuola lombarda - chiosa Penati - Di per sè potrebbe anche essere considerata un’iniziativa interessante ma rimane sconcertante che il presidente della nostra regione e il ministro dell’istruzione si preoccupino di inventare un’iniziativa per un giorno e non si preoccupino del dramma quotidiano che le scuole lombarde stanno vivendo».

La Gelmini invece la considera «un’occasione per trascorrere i giorni senza lezioni in un modo diverso, stimolante dal punto di vista culturale e allo stesso tempo divertente. Mi auguro che a questa iniziativa aderisca il maggior numero possibile di scuole. È la dimostrazione che le tornate elettorali non costituiscono soltanto un ostacolo alla didattica».

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